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Mi sono ritrovato a fare un breve sonno,
colto da improvvisa stanchezza
(mi si chiudevano gli occhi,
il libro mi cadeva in grembo)
Ho sognato
Ero davanti al mare e al cielo
Guardavo e ciò che vedevo
mi pareva privo di interesse alcuno,
piatto e scialbo
Giravo le spalle al panorama
e mi incamminavo per andarmene
Eppure c’è qualcosa lì
Questo pensiero mi fece esitare
Mi girai e di nuovo guardai,
strizzando gli occhi stavolta
Ed ecco apparire come in filigrana
uno strano disegno di nubi purpuree
disposte a formare uno curioso arabesco,
una dicitura che reclamava attenzione
e chiedeva interpretazione
A quel punto, decidevo di fotografare
quella strana formazione
per fissarla nella mia memoria
Poi la scena si spostava
Ero alla guida della mia auto
lunga una strada tutta curve
che si dipanava nel cuore
d’una fitta boscaglia
All’inizio d’una curva piuttosto acuta
sentivo che lo sterzo non rispondeva più
Era come bloccato
L’auto usciva per la tangente
ed io ero impotente
a modificarne la traiettoria
Vedevo gli alberi fitti
correre incontro a me
a velocità inaudita
e mi abbandonavo al mio destino
con il fiato sospeso
aspettando lo schianto
che si sarebbe verificato
dopo una manciata di secondi
lunghi come secoli
Dissolvenza
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