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6 marzo 2025 4 06 /03 /marzo /2025 06:41

Uno scritto recuperato, in cui faccio un quadro di inverni rigidi e freddi: forse, era così qualche anno fa, ma non più oggi, in cui invece la curva delle temperature, le medie mensili e annue si stanno spstando sempre più verso l'alto, ma gli ombrelli vengono sempre sfondati dal vento e quindi sono pur sempre un reperto che ci si trova ad avvistare lungo le strade, come grandi fiori caduti e improvvisamente appassiti

Maurizio Crispi (6 marzo 2009)

Ombrello schiantato (foto di Maurizio Crispi)

Tempo d'inverno,
bufere e temporali si abbattono su di noi,
giorni di clima incerto e capriccioso,  
venti procellosi raffiche mai viste, freddo

Di tutto e di più

La mutazione climatica,
l'effetto serra,
tutto concorre a questi inverni che si fanno più rigidi e bagnati

In passato ritenevo che noi siciliani fossimo dei fortunati a godere di un clima mite, scarse precipitazioni, sole e cielo sereno il più delle volte (e, badate, non parlo da meteorologo, ma delle mie semplici percezioni abbinate ai ricordi della mia infanzia e giovinezza)

Poi, potrebbero venire i "tecnici" a parlare di medie stagionali e di tutta una serie di questioni tecniche, ribaltando tutte le carte in tavola e andando contro le nostre semplici percezioni. Io tenderei sempre a diffidare degli "esperti". Comunque.

Il cattivo tempo persistente,
assillante ci spiazza
e ci mette di cattivo umore.

Non sappiamo come vestirci
Un minuto fa caldo e, dopo poco, viene giù il freddo

Mettiamo il naso fuori prima di uscire per vedere se piove.

Tutto OK, OK, OK

Ed ecco che di lì a poco si scatena un temporale 

Pioggia a catinelle come non se n'era mai vista,

vento ululante,

raffiche che ti spingono le gocce d'acqua negli occhi

e ti fanno bruciare la pelle del viso tanto sono gelide.

Non siamo come gli Inglesi che escono di casa "sempre" armati di ombrello, anche se brilla il sole, perché loro sanno bene che "non si sa mai"...

Chi - previdente -  ha la ventura di portarselo appresso, invece, è come se non l'avesse, e ciò capita spesso

Gli ombrelli di oggi sono fragili, malfatti e le raffiche di vento potenti

Ed ecco che per strada si possono vedere scenette comiche con persone che camminano, sempre dignitosissime, riparandosi sotto parapioggia tutti sbilenchi, le stecche rotte e la tela strappata, oppure, ancora di più, altri che lottano contro le raffiche di vento cercando di proteggere il proprio paracqua messo a repentaglio e prossimo a rovesciarsi come un calzino

La lotta è impari. Il più delle volte gli ombrelli finiscono con l'essere sfondati, rovesciati, spezzati, insomma resi del tutto inservibili

Ecco che allora i malcapitati cittadini, presi da un moto di improvvisa stizza scaraventano per terra il rudere del proprio ombrello e se ne vanno via impettiti, come a dire "Si piegherà pure quel farabutto del mio ombrello, ma io no di certo!"

E' per questo che, dopo un temporale, è  frequente vedere così tanti ombrelli distrutti per strada, abbandonati lì, a volte pericolosamente per un passante distratto

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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