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Per nascere son nato
(come ebbe a dire un poeta,
se non ricordo male)
Sono stato un bambino irrequieto
Passavo molte ore da solo
oppure affidato alla nonna
E ne facevo di tutti i colori
Con grande energia lanciavo oggetti
dalla finestra e dal balcone
(stavamo ad un primo piano)
non tirandomi mai indietro
di fronte alle dimensioni degli oggetti da lancio
(sino ad arrivare all’entusiastica defenestrazione
d’un piccolo desco e sediolina abbinata)
e non parliamo poi di ortofrutta varia
e di uova di cui amavo
l’effetto pirotecnico
quando si spiaccicavano
Facevo esperimenti
da piccolo chimico
allo stato brado
Mescolavo, ad esempio,
i dopobarba e i profumi di papà
E poi davo fuoco alle diverse miscele
(e talvolta il contenitore si rovesciava e colate di fuoco
si spandevano per il pavimento)
Facevo con grande pazienza e solerzia buchi nei muri
Ero instancabile in questo
Prendevo i soldatini di piombo,
li mettevo in un tegamino e guardavo
quei poveri cristi in divisa
sciogliersi al calore,
le loro fattezze disfarsi
in un un magma rovente
che poi, incautamente,
mettevo sotto il rubinetto
e con l'acqua fredda il piombo fuso sfrigolava
lanciando attorno schizzi di metallo ancora semi solidificato
a temperatura ustione
Forse un angelo benevolo mi proteggeva
Non mi sono mai fatto male
Una volta però,
armeggiando con un paio di grosse forbici per scavare un buco
nella pancia d’un cavallo di plastica,
mi sono conficcato una punta aguzza
nell'eminenza tenar della mano destra
Ma ho fatto fronte bene
a quell’inatteso dolore
e soprattutto alla vista del buchetto
che si riempiva di sangue
E poi che altro?
Ero piuttosto stizzosetto
e mettevo a punto tanti piccoli dispetti
di cui la vittima designata
era la collaboratrice domestica di turno
(che però mi proteggeva
e non diceva mai nulla ai grandi)
Insomma ne facevo di cotte e di crude
Un piccolo giamburrasca, forse
(la mamma esitò a lungo
prima di darmi una copia di Giamburrasca
che ricevetti come regalo di prima comunione
E non a torto!)
Se allora fosse stato già vigente il DSM 5
sarei stato catalogato
come un "non normale"
e avrei potuto essere
incanalato in percorsi di cura
(di distruzione, in verità)
Ma non mi è toccata questa sorte infelice
La mamma era di larghe vedute
(anche nel suo ruolo di insegnante)
e diceva sempre "Passerà"
Ho dunque esplorato il mondo,
a modo mio
Ce l'ho fatta
Ho raggiunto un livello di passabile normalità
sia pure venata di eccentricità,
ma con una fondamentale curiosità nei confronti del mondo,
con tempeste di piccole-grandi ossessioni
che hanno strutturato il mio modo di essere,
come la passione per i libri o i viaggi
(sino ad un certo punto, poi la stasi)
o i miei periodi vigoressici
e la smania di accumulare maratone e ultra
(che si è estesa per oltre un ventennio)
Insomma,
si potrebbe dire proprio dire che io ce l'abbia fatta
e sono ancora qua
a chiudere cerchi e ad aprirne altri
e posso raccontare ciò che ho fatto
e ciò che ho visto,
fallimenti e conquiste,
colpi di scena,
transiti e piccole metamorfosi
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Per nascere son nato è un'entusiasmante esplorazione nerudiana che passa attraverso sette quaderni di ricordi personali, aneddoti e rievocazioni. Ci sono in questi scritti, a volte rapidi come una...
https://www.guanda.it/libri/pablo-neruda-per-nascere-son-nato-9788860884978/
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