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27 marzo 2025 4 27 /03 /marzo /2025 13:31
Selfie modificato (foto di Maurizio Crispi)

Per nascere son nato 
(come ebbe a dire un poeta, 
se non ricordo male)

Sono stato un bambino irrequieto
Passavo molte ore da solo 
oppure affidato alla nonna

E ne facevo di tutti i colori

Con grande energia lanciavo oggetti 
dalla finestra e dal balcone
(stavamo ad un primo piano)
non tirandomi mai indietro 
di fronte alle dimensioni degli oggetti da lancio
(sino ad arrivare all’entusiastica defenestrazione 
d’un piccolo desco e sediolina abbinata)
e non parliamo poi di ortofrutta varia
e di uova di cui amavo
l’effetto pirotecnico 
quando si spiaccicavano

Facevo esperimenti 
da piccolo chimico 
allo stato brado
Mescolavo, ad esempio, 
i dopobarba e i profumi di papà
E poi davo fuoco alle diverse miscele
(e talvolta il contenitore si rovesciava e colate di fuoco 
si spandevano per il pavimento)

Facevo con grande pazienza e solerzia buchi nei muri
Ero instancabile in questo

Prendevo i soldatini di piombo,
li mettevo in un tegamino e guardavo 
quei poveri cristi in divisa
sciogliersi al calore,
le loro fattezze disfarsi
in un un magma rovente
che poi, incautamente, 
mettevo sotto il rubinetto
e con l'acqua fredda il piombo fuso sfrigolava
lanciando attorno schizzi di metallo ancora semi solidificato
a temperatura ustione 

Forse un angelo benevolo mi proteggeva
Non mi sono mai fatto male

Una volta però, 
armeggiando con un paio di grosse forbici per scavare un buco 
nella pancia d’un cavallo di plastica,
mi sono conficcato una punta aguzza 
nell'eminenza tenar della mano destra
Ma ho fatto fronte bene
a quell’inatteso dolore
e soprattutto alla vista del buchetto
che si riempiva di sangue

E poi che altro?

Ero piuttosto stizzosetto 
e mettevo a punto tanti piccoli dispetti 
di cui la vittima designata 
era la collaboratrice domestica di turno
(che però mi proteggeva 
e non diceva mai nulla ai grandi)

Insomma ne facevo di cotte e di crude
Un piccolo giamburrasca, forse
(la mamma esitò a lungo 
prima di darmi una copia di Giamburrasca 
che ricevetti come regalo di prima comunione
E non a torto!)

Se allora fosse stato già vigente il DSM 5
sarei stato catalogato 
come un "non normale"
e avrei potuto essere 
incanalato in percorsi di cura 
(di distruzione, in verità)

Ma non mi è toccata questa sorte infelice
La mamma era di larghe vedute
(anche nel suo ruolo di insegnante)
e diceva sempre "Passerà"

Ho dunque esplorato il mondo, 
a modo mio

Ce l'ho fatta 
Ho raggiunto un livello di passabile normalità
sia pure venata di eccentricità,
ma con una fondamentale curiosità nei confronti del mondo,
con tempeste di piccole-grandi ossessioni
che hanno strutturato il mio modo di essere,
come la passione per i libri o i viaggi 
(sino ad un certo punto, poi la stasi)
o i miei periodi vigoressici
e la smania di accumulare maratone e ultra 
(che si è estesa per oltre un ventennio)

Insomma, 
si potrebbe dire proprio dire che io ce l'abbia fatta 
e sono ancora qua
a chiudere cerchi e ad aprirne altri 
e posso raccontare ciò che ho fatto
e ciò che ho visto,
fallimenti e conquiste,
colpi di scena,
transiti e piccole metamorfosi

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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