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16 dicembre 2024 1 16 /12 /dicembre /2024 07:57
Fuoco che arde nel camino (foto di Maurizio Crispi)

Sognavo che nel sogno facevo lo psichiatra di una Comunità terapeutica e che mi ritrovavo in una situazione molto difficile con un paziente riottoso ed ingestibile il quale rompeva porte e suppellettili, rendendo la vita impossibile a tutti gli altri degenti, ma anche agli operatori che, spossati dalle continue intemperanze, già davano segni di burnout
L’ultima bravata di costuiera stata di spostare armadi e mobili nei corridoi, creando una serie di barricate mobili, levando al contempo le porte di alcune stanze della struttura e scagliandole fuori dalla finestra
E sì che la madre del paziente con una telefonata - il giorno prima - ci aveva messo sull’avviso, annunciando ulteriori tempeste
Pensavo allora di risolvere il problema, portando quest’ospite ormai scomodo a casa di mia madre dove c’erano molte stanze disponibili [i sogni sono prodighi di soluzioni apparentemente incongrue]
Pensavo di avvertire la mamma in un secondo tempo e, intanto, di portarlo comunque nella sua nuova sistemazione-alloggio
Quando arrivavo mi rendevo conto che l’appartamento era ben diverso da come ricordavo: era in forma di un lungo corridoio su cui si affacciavano in sequenza le stanze, che erano poi servite anche da una porta finestra la quale si apriva su di un balcone-ballatoio
Le stanze dunque usufruivano di due aperture con funzione di porta, una sul corridoio interno e l’altra sul ballatoio
Sistemavo il paziente nel suo nuovo alloggio e andavo a cercare la mamma per avvertirla della presenza del nuovo ospite, senza tuttavia trovarla
Era piuttosto imbarazzante che non potessi metterla sull’avviso per tempo di avere a che fare adesso con un ospite scomodo, violento, prevaricatore, bullizzatore, bugiardo, un sociopatico della più bell’acqua, insomma
Tornavo indietro per cercare di porre rimedio, chiudendo a chiave le porte di tutte le altre stanze per cercare di limitare in qualche modo la libera e anarchica mobilità del paziente
Mi accorgevo però, dopo un sopralluogo nella sua stanza - allocata all’estremità più distante del lungo corridoio -  che il paziente se ne era andato arbitrariamente oppure era semplicemente scomparso, volatilizzato o, ancora, si era nascosto per architettare altre malefatte

In parte ero contento di ciò (meglio perderlo che trovarlo uno così), ma nello stesso tempo timoroso al pensiero che potesse tornare all’improvviso, mettendo a repentaglio la tranquillità e la sicurezza della mamma

Dissolvenza

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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