Un mio piccolo scritto, pubblicato come nota (di diario) suFacebook e dimenticato.
Riemerso oggi come "ricordo"
La mamma era morta da meno di un anno
Per la testa mi passavano molti pensieri tristi
ed era un continuo meditare sulla morte e sulla dissoluzione
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Sull'asfalto bigio
giacciono
i resti sparsi d'un panino con hamburger McDonald,
sbriciolato
e poi patate fritte (finte)
disseminate attorno
Piccioni che becchettano
e con un frullo d'ali
prendono il volo
timorosi
all'avvicinarsi di qualcuno
e poi ritornano
Si fa avanti un cane spelacchiato
e prende a mangiare
con avidità quei resti
Il cielo è coperto,
afoso
Mosche torpide
s'appiccicano alle pelle
e ci brucano sopra,
palpando e toccando,
alla ricerca di piccole piaghe
in cui deporre le uova
e dar corso ad un nuovo ciclo vitale
Il ciclo della vita va sempre avanti,
anche in mezzo alle nostre macerie quotidiane,
anche dopo molto morire
Palermo, il 24 settembre 2010
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