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Sono in un luogo dove si progettano attività educative e faccio parte del team dei decisori
In questa circostanza si tratta di discutere i programmi per un prossimo corso indirizzato a operatori dell'organizzazione presso cui lavoro
(il sogno non dice nulla sul tipo di organizzazione, e nemmeno sulla tipologia degli operatori, né tantomeno sulle mie qualifiche)
Mi ritrovo tra le mani un foglio con alcuni appunti vergati a meno da un altro componente dello staff e m’ingegno a trascriverli in una forma coerente
(si tratta di compiere anche un lavoro di interpretazione che, a tratti, diventa ermeneutica della più bell'acqua)
Dopo aver fatto ciò, vado a confrontarmi con l’autore della traccia, ma quando arrivo alla sua postazione ho perso tutto, sia la sua traccia sia la mia trascrizione
Assieme, cerchiamo di ricordare ciò che era stato scritto, ma senza successo.
Il mio interlocutore, che si chiama Baldo (non Ubaldo e nemmeno Eubaldo e nemmeno Arcibaldo, ma semplicemente Baldo) , tira fuori dal cassetto della scrivania una seconda traccia, come quella scritta a mano e quasi identica alla precedente nei contenuti (che, anche qui, vanno decifrati e interpretati)
Variano solo alcuni dettagli
Tra di questi vi è il nome di un personaggio da invitare che è una specie di Slavoj Žižek nel campo dell’educazione musicale.
Io, davanti all’inserimento di costui, ho qualche perplessità, poiché ritengo che egli sia un intellettuale piuttosto eccentrico, dalle ardite concezioni e poco adatto alla audience a cui si andrà ad offrire quest’attività, un’audience costituita prevalentemente da operatori portatori di un sapere pratico e, per questo motivo, scarsamente propensi ad indulgere in elucubrazioni intellettuali
Baldo mi dice che costui già è in contatto con noi da tempo e viaggia regolarmente sin qui dalla capitale partenopea dove risiede per dare vita ad una serie di seminari formativi su base volontaria che hanno riscosso molto successo
Da qui scaturisce la proposta di inserirlo in modo più organico nel progetto educativo a cui stiamo lavorando
Non so nulla. E' la prima volta volta che sento parlare di quest'iniziativa
Baldo sembra esserne orgoglioso, come si trattasse di una sua creatura
Io sono per di più alquanto piccato per non essere stato invitato a partecipare
Come risultante visibile, mi mostro perplesso ed esprimo a Baldo tutta la mia disapprovazione a Baldo, per avere avviato quest'attività senza prima discuterne con i decisori, per averne un’approvazione per quanto inizialmente solo informale
Dissolvenza
Che strano sogno, pieno di burocratese!
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Ho sognato che ero in un luogo di cura, come medico e psichiatra
E si trattava dunque d'un luogo per la cura del disagio psichico
Un paziente e una paziente nel privato di una stanza facevano sesso
Venivano colti sul fatto
La cosa si veniva a sapere e si scatenava un putiferio, una tempesta di giudizi e di denigrazione
Io - in tale frangente, proprio in quanto medico - ero chiamato a prendere posizione
Chi sa perché quando si tratta di giudicare il comportamento altrui, di comprimerlo, di reprimerlo, di limitarlo, di condurlo entro certi parametri ritenuti accettabili, il medico - specie se psichiatra - viene considerato la massima autorità o, addirittura, il controllore dei controllori, il massimo custode, già chi sa perché!
A me questo ruolo stava stretto
E, dunque, in questa circostanza, mi rifiutavo di prendere posizione nella diatriba in questione e di intraprendere qualsivoglia azione repressiva
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