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28 settembre 2024 6 28 /09 /settembre /2024 13:19
Uomo-radice (foto di Maurizio Crispi)

Sono in un luogo dove si progettano attività educative e faccio parte del team dei decisori
In questa circostanza si tratta di discutere i programmi per un prossimo corso indirizzato a operatori dell'organizzazione presso cui lavoro
(il sogno non dice nulla sul tipo di organizzazione, e nemmeno sulla tipologia degli operatori, né tantomeno sulle mie qualifiche)
Mi ritrovo tra le mani un foglio con alcuni appunti vergati a meno da un altro componente dello staff e m’ingegno a trascriverli in una forma coerente
(si tratta di compiere anche un lavoro di interpretazione che, a tratti, diventa ermeneutica della più bell'acqua)
Dopo aver fatto ciò, vado a confrontarmi con l’autore della traccia, ma quando arrivo alla sua postazione ho perso tutto, sia la sua traccia sia la mia trascrizione
Assieme, cerchiamo di ricordare ciò che era stato scritto, ma senza successo.
Il mio interlocutore, che si chiama Baldo (non Ubaldo e nemmeno Eubaldo e nemmeno Arcibaldo, ma semplicemente Baldo) , tira fuori dal cassetto della scrivania una seconda traccia, come quella scritta a mano e quasi identica alla precedente nei contenuti (che, anche qui, vanno decifrati e interpretati)
Variano solo alcuni dettagli
Tra di questi vi è il nome di un personaggio da invitare che è una specie di Slavoj Žižek nel campo dell’educazione musicale.
Io, davanti all’inserimento di costui, ho qualche perplessità, poiché ritengo che egli sia un intellettuale piuttosto eccentrico, dalle ardite concezioni e poco adatto alla audience a cui si andrà ad offrire quest’attività, un’audience costituita prevalentemente da operatori portatori di un sapere pratico e, per questo motivo, scarsamente propensi ad indulgere in elucubrazioni intellettuali
Baldo mi dice che costui già è in contatto con noi da tempo e viaggia regolarmente sin qui dalla capitale partenopea dove risiede per dare vita ad una serie di seminari formativi su base volontaria che hanno riscosso molto successo
Da qui scaturisce la proposta di inserirlo in modo più organico nel progetto educativo a cui stiamo lavorando
Non so nulla. E' la prima volta volta che sento parlare di quest'iniziativa
Baldo sembra esserne orgoglioso, come si trattasse di una sua creatura
Io sono per di più alquanto piccato per non essere stato invitato a partecipare
Come risultante visibile, mi mostro perplesso ed esprimo a Baldo tutta la mia disapprovazione a Baldo, per avere avviato quest'attività senza prima discuterne con i decisori, per averne un’approvazione per quanto inizialmente solo informale

Dissolvenza 

Che strano sogno, pieno di burocratese!

autoscatto perplesso (Foto di Maurizio Crispi)

Ho sognato che ero in un luogo di cura, come medico e psichiatra
E si trattava dunque d'un luogo per la cura del disagio psichico
Un paziente e una paziente nel privato di una stanza facevano sesso
Venivano colti sul fatto
La cosa si veniva a sapere e si scatenava un putiferio, una tempesta di giudizi e di denigrazione
Io - in tale frangente, proprio in quanto medico - ero chiamato a prendere posizione
Chi sa perché quando si tratta di giudicare il comportamento altrui, di comprimerlo, di reprimerlo, di limitarlo, di condurlo entro certi parametri ritenuti accettabili, il medico - specie se psichiatra - viene considerato la massima autorità o, addirittura, il controllore dei controllori, il massimo custode, già chi sa perché!
A me questo ruolo stava stretto
E, dunque, in questa circostanza, mi rifiutavo di prendere posizione nella diatriba in questione e di intraprendere qualsivoglia azione repressiva

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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