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Si sente l’agitazione di improvvisi
vibranti refoli di vento
Ha piovuto nel cuore della notte
Una pioggia stentata
di poco beneficio
L’aria è umida,
ristagnante
Se non fosse
per quegli improvvisi sbuffi d’aria
che prosciugano l’umidore molesto
si avrebbe una senso di soffocamento e di pelle appiccicosa
per la traspirazione
S'odono i tuoni,
a volte un rombo isolato,
talaltra un tambureggiare sordo
Prima del brontolio e del rullare
il cielo s’accende
di elettriche strie
contorte e ramificate
I gabbiani stridono,
non si vedono
ma è probabile che siano in alto
a volteggiare e veleggiare,
traendo vantaggio dalle raffiche incostanti
Cammino nel buio,
quasi a tentoni,
foglie secche
sotto i piedi ,
scricchiolanti,
crocchianti,
fruscianti,
Tutto é pervaso di un’attesa ominosa
All’improvviso arriva il picchettio
di grosse gocce
che cadono nella polvere
E il petrìcore si leva dalla terra
bagnata ed erosa
Le strade si ricoprono
d’una patina lucida
su cui si specchiano i lampioni
con aloni di tenue luce gialla
E poi, molto più tardi,
di nuovo sorgerà il sole
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