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30 marzo 2024 6 30 /03 /marzo /2024 10:28
Villa Sperlinga  pomeriggio assolato e sciroccoso Ci vorrebbe una piscina e quasi quasi mi ci tufferei facendo splash e splash e ancora splash

Villa Sperlinga pomeriggio assolato e sciroccoso Ci vorrebbe una piscina e quasi quasi mi ci tufferei facendo splash e splash e ancora splash

1. Monocultura,
monocoltura,
monodente,
edentulo,
sorriso a un dente 
sorriso che lascia indovinare
cavità orali vuote
o popolate solo da spezzoni 
rotti e anneriti
Cervelli mononeuronici
e facce degne di entrare 
In un quadro del grande Geronimo!
Ahimè!

 

Hyeronymus Bosch, Salita al Calvario

Ho sognato 
come spesso mi capita, 
durante un sonno profondo 
e senza soste
Dov’ero?
Cosa facevo? 
Ero in un parco 
un bío, un bio che?
Un Biochetasi!
No, no, che mi fai dire!
Trattavasi invero d’un bioparco cittadino 
con grandi filari di alberi,
chiome ancora intonse,
e tronchi ancora non segati 
da mani assassine
Le loro canopie ombrose popolate
da augeletti festosi e cinguettanti
Aiuole e sentieri sterrati 
Buon odore di erba appena falciata
Non ricordo se stessi correndo 
oppure andando in bici 
Facevo avanti e indietro 
lungo quei sentieri e me la spassavo,
una vera e verace storia infinita 
Mi sentivo come Atreiu
che, sul suo fedele bianco destriero
Artax era il suo nome,
correva e correva
in una lotta disperata
contro il Nulla divoratore,
incalzante alle sue spalle,
e ciò prima che Artax 
cedesse alla disperazione
e si lasciasse affondare,
nelle sabbie mobili della palude
dalla quale non sembrava esservi
via d’uscita alcuna
(ma era la inerzia indotta dal Nulla)

 

E dunque erravo, io,
ed ero lì che mi allenavo 
I muscoli si tendevano e detendevano,
obbedienti e giulivi
Ero contento, 
e intonando una canzone silente
riflettevo,
ciò che facevo 
mi pareva proficuo
Mi sentivo un leone, 
un vero Re Leone 
pronto a ruggire la sua forza
Poi incontravo un altro 
con il quale in passato 
facemmo insieme alcune trasferte sportive di corsa, 
in giro per il mondo, 
Mexico e nuvole,
che ricordi! 
Si ferma a chiacchierare, lui
Vuole rievocare i tempi andati, 
incantati e ben incartati
Io ho fretta
Non ho tanta voglia di star a rievocare
Mi sembra tempo perso
Tutto ciò è davvero strano!
Di solito mi piace fin troppo 
stare a razzolare tra i ricordi
Invece no!
Stavolta non ne ho alcuna voglia 
Non ho tanta voglia di calarmi
nell’insalata dei ricordi
A che pro?
A chi giova?
Fremo intimamente perché voglio continuare
il mio allenamento
e il mio antico compagno d’arme
occupa il sentiero luminoso
che devo continuare a seguire
e che mi chiama quasi,
ammiccando
con variazioni pulsanti di luce
Mi divincolo e vado
Riprendo a spingere
I muscoli di nuovo si contraggono e decontraggono
Sono più contento così
Sono un cuorcontento
In mancanza d’altro faccio questo

 

Domani, ne sono sicuro,
anch’io entrerò a far parte 
del quadro del grande Geronimo
e poi il grande Nulla

Io e Gabriel in auto con l'ospite misterioso (selfie di Maurizio Crispi)

2. É stata organizzata una festa, 
ed è quella di compleanno per Gabriel
Si svolge in due appartamenti 
sullo stesso piano, 
ma non direttamente comunicanti 
Già sono arrivati molti degli invitati
C’è confusione 
molto trambusto, forse persino troppo
Temo che qualcosa, nella foga,
possa andare distrutto o perso
Se tanti sono già arrivati, 
altri dovranno venire in seguito
Atmosfera gioiosa 
chiassosa, 
tanta confusione 
Io passo sovente 
da un appartamento all’altro 
a seconda delle necessità, 
come quella di prendere del cibo 
o delle bevande in uno 
e portarli nell’altro, 
utilizzando grandi vassoi intarsiati
Anche nell’appartamento 
dove c’è conservato il cibo 
ci sono molti bambini 
che chiedono 
che hanno la loro necessità 
che mangiano e sgranocchiano,
e intanto ridono, parlano a raffica
si inseguono o si nascondono
cercando angoli reconditi adatti 
Poi mi ritrovo a dovere uscire 
per andare ad acquistare 
qualcosa che manca,
altre provviste
prima di rimanere 
a corto di tutto 
Viene Gabriel con me 
e c’è anche un mio cugino, 
mio omonimo, 
che non vedo da anni
Andiamo a cercare ciò che ci serve
in un supermercato
enorme, immenso
dove ci si perde con facilità
Attratti dalle mercanzie arrivano 
frotte di acquirenti, 
chiassose e colorate
Sono in così tanti
che l’intera organizzazione va in tilt
e temo di perdere Gabriel
Sto trasportando un grosso pacco
pieno di cornetti (croissant) industriali,
ingombrante come non mai
Esco, 
rientro,
scanso gruppi numerosi e vocianti 
che arrivano come onde di tsunami
spazzando tutto al loro passaggio
e lasciando dietro di sé 
solo macerie, detriti e incarti vuoti
Mi seggo su una provvidenziale panchina
Attendo
Ed ecco che dopo un po’ 
i due, mancanti all’appello, spuntano
Per tornare a casa
ci sarebbero varie possibilità
Un’opzione è attraversare 
l’intero super supermercato
per uscire da un passaggio secondario che attraverso un tornello 
fa immettere in una strada 
molto trafficata di auto 
Prendiamo proprio questa scorciatoia,
scartando un percorso più lungo
e che ci farebbe perdere più tempo 
Ma poi - ironia della sorte - 
ci sono delle complicazioni 
al passaggio del tornello 
Ci ritroviamo sulla strada gremita di auto e motocicli
e camion e bus 
Camminiamo 
Io, portando tre grossi involti, 
mi metto addirittura a correre 
C’è un traffico che non si può dire,
caos forse,
l’aria è inquinata dai gas di scarico,
mentre risuonano in un coro dissonante
clacson di tutti i tipi e campanelli di bici
e trombette varie, in mille variazioni
Non vedo l’ora di essere a casa 
ma prima bisogna contornare 
un lungo bastione antico
Mi sembra di aver smarrito la via

 

E qui il sogno finisce
 

Mi sono addormentato
prestissimo
Come un ghiro,
sono sprofondato
nel sonno più profondo
come un mare oceanico
Mi son calato dentro un pozzo profondo
Non ho più sentito nulla
Manco i messaggi in entrata
E adesso mi svegliai
Pensavo di aver dormito per ore e ore
e invece non è ancora mezzanotte
L’ora delle streghe
L’ora dei vampiri
Che paura!
E adesso non dormirò ancor
Ma leggerò
Almeno ci proverò
E poscia
Bravissimo
Bravo-bravo bravissimo!
Lentissimo!
Lentissimo!
Letto lettissimo!
Bravi bravi bravissimo bravi bravissimo!
Bene benissimo!
Alla ricerca della parola giusta
che non viene mai
quella meglio scandita
come il candito
Candy Candy camera
Perfetto
Ma anche il caffè perfetto
ovverossia parfait!
E' proprio quello che ci vuole,
come il sale

E adesso tutti dorman!

Maurizio Crispi (30 marzo 2024)

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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