Anche queste due immagini hanno una loro piccola storia che vale la pena di essere raccontata
Passeggiavo lungo via Leopardi se non ricordo male (poco dopo l'incontro con Mr Arancino, di cui ho raccontato prima) e la mia attenzione è stata attratta dal cartello che potete vedere nella foto, non pienamente visibile perché scritto con tratto leggero senza ricalcare troppo e che diceva in tono quasi sommesso
"Si prega di non fare la pipì qui"
Era stato posto al centro d'un vaso che ospitava delle piante grasse e che era collocato sul marciapiede di fronte al portone di un condominio
Mi sono soffermato a scattare un paio di foto (quelle che vedete), come faccio sempre per questo tipo di cartelli ingiuntivi o dissuasivi (a volte minacciosi) relativi alla pipì e alla cacca dei cani
Mentre fotografavo, cercando di posizionare la scritta che il vento un po’ piegava da una parte dall’altra in modo tale che fosse interamente a favore di camera e si potesse leggere bene in tutte le sue parti, ecco che si è si affacciato al portone del condominio che era sino a poco prima ancora chiuso un signore gentile
Mi ha detto: "Sa io sono il portiere qua ma guardi che questo cartello non è per quelli che fanno fare la pipì ai propri cani… Per loro si può anche capire [evidentemente non era informato sulla nuova normativa varata dall'ARS - inclusa in un decreto anti-randagismo - per cui, in teoria, i padroni dei cani dovrebbero camminare - in teoria perché pochissimi lo fanno - con una bottiglia d’acqua per dilavare via l’urina dei propri cani] … quindi io questo cartello l’ho messo in realtà per le persone".
Perché?, faccio io
"Mah! L’altro giorno la portineria era ancora chiusa ed io mi accingevo ad aprire il portone quando ho visto uno che, in piedi davanti al vaso, ci faceva dentro la pipì come se fosse un WC o un orinatoio pubblico. Ci sono andato vicino e gli ho detto 'ma scusi che sta facendo? Non si fa la pipì qua! Non si fa nel vaso davanti a tutti e davanti alla portineria da dove escono i condomini! Abbia un po’ più di rispetto!' Quello non ha detto niente e se ne andato. E' stato allora che ho pensato bene di mettere questo cartello dissuasivo se, eventualmente, l’urinatore o altri come lui si fossero presentati di nuovo".
Io allora ho replicato: "Certo non non è adeguato! Non è affatto adeguato, magari se uno ha un improvviso bisogno o è uno senza fissa di dimora magari può cercarsi un gabinetto in un bar oppure se i bar sono chiusi è l'emergenza è incontenibile può cercarsi un angolo un po’ più riposto - recondito - non così davanti a tutti minacciando il senso del pudore e il decoro del condominio!"
Ho aggiunto di poi che il suo cartello aveva suscitato il mio interesse, perché ogni volta che vedo cartelli di questo tipo io sempre li fotografo poiché nel mio profilo Facebook - assieme ad altre cose - alimento sempre con nuove testimonianze una piccola collezione di questi cartelli spontanei, dopodiché me ne sono andato contento di avere raccolto per strada, oltre all’immagine fotografica, anche questa piccola storia
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