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Passato il Natale,
i giorni fuggono veloci
verso la fine dell'anno
Tranquillo il meteo,
temperature miti
il morbo infuria
la paura monta
fomentata dai persuasori dei media
Ho sognato molto,
ma non ricordo
So soltanto che ero in una casa
e dal soffitto sgocciolava di continuo dell'acqua,
Senza mezzi incisivi
cercavo di porre rimedio
alla disfunzione
Arrivavano persone
altre se ne andavano,
tutti commentavano su questa perdita d'acqua
e suggerivano rimedi
Nessuno, davvero nessuno
si rimboccava mai le maniche
per cercare di risolvere il problema
Io guardavo l'andirivieni
senza commentare
Non c'era niente da dire,
in verità
Ma poi c'era da fare
un intervento subacqueo
e, con tutta l'attrezzatura,
occorreva immergersi
nel mare limpido subito fuori da quella stanza
Qui, nella trasparenza marina, s'intravedeva
una ruota di pietra di immani proporzioni, inclinata di 45 gradi,
e, se lo sguardo scendeva in profondità,
si poteva cogliere al suo centro un buco enorme
dal quale gorgogliava un flusso di acqua,
come se ci fosse lì la turbolenza
di una potente sorgiva sottomarina
ed era proprio lì che bisognava andare
per effettuare le riparazioni
e risolvere i problemi
Qui, però, l'animo non mi reggeva
e avevo paura ad immergermi,
con la senzazione orribile
d'un pericolo ineffabile
al quale non desideravo, in alcun modo, espormi
e il petto mi si stringeva per l'affanno
e capivo anche che non potevo più respirare agevolmente,
assillato da fame d'aria
A questo punto, il sogno finiva
Ma non c'era angoscia, al mio risveglio,
semmai stupore e meraviglia.
Pensavo che quella ruota di pietra
potesse essere la ruota del tempo
bloccata in un tempo immobile
e capivo che forse il mio compito fatidico
avrebbe dovuto essere quello di rimetterla in moto
per uscire dall'impasse
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