
Durante la II Guerra Mondiale, i londinesi per proteggersi dai bombardamenti tedeschi si rifugiarono nei tunnel della metropolitana che, già allora, era estesissima e ramificata, ponendosi di fatto come un enorme rifugio antiaereo già a disposizione.
Dicono che, una volta cessato l'allarme immediato, alcuni, per paura, ci rimanessero nei giorni successivi a bivaccare per proteggersi così dall'imprevedibile prossimo raid.
Senza che fosse stato previsto dal piano di protezione della popolazione civile, all'interno delle gallerie nacquero punti di vendita (ambulanti o anche fissi) di ogni genere: dal venditore di The caldo, al libraio fornito di un suo barachino mobile, a quello che somministrava generi di ristoro diversi etc.
Si creò nella profondità dell'Underground londinese un abbozzo di società civile.

Tra i governanti britannici, così racconta uno storico inglese in un suo libro che contiene una serie di piccoli saggi sulla "Londra sotterranea", si generò paura che la popolazione scesa nelle gallerie - una volta assuefattasi a quelle diverse condizioni di vita - non sarebbe più risalita alla superficie. Per questo motivo, essi scoraggiarono queste forme di iniziativa spontanea e, una volta cessata l'emergenza, proibirono decisamente ogni bivacco sotterraneo (si veda al riguardo Peter Ackroyd, I Sotterranei di Londra, Neri Pozza, Il Cammello Battriano, 2014).
C'è in questo piccolo frammento di storia - che suona quasi come un apologo - un insegnamento relativo alla dimensione claustrofilica che con facilità nella vita di una persona qualsiasi (anche molto attiva ed estroversa) può da un momento all'altro prendere piede e radicarsi.
C'è il fascino potente del claustrum come luogo fisico (ma anche un luogo della mente) nel quale ciascuno può rifugiarsi e stare perché lì non "non temerà alcun male"
Quando si cominciano ad apprezzare le gioie e l'infinita sicurezza del claustrum può diventare difficile tornare indietro, risalire alla superficie o venire fuori negli spazi aperti .
Specie se, in quello spazio claustrale, hai a disposizione tutto ciò di cui puoi avere bisogno.
Quando morì mio padre io che, allora, ero ancora studente universitario, mi insediai nella stanza adibita a suo studio personale, il suo "Sancta Sanctorum". Lì, lasciando tutte le sue cose, aggiunsi come stratificazione aggiuntiva le mie: libri di studio, libri di altro genere (narrativa o saggi) dischi, oggetti personali di ogni genere.
Quella per me divenne una stanza accogliente, dove - a prescindere dalle ore dedicate allo studio - passavo gran parte del mio tempo. Mi piaceva molto anche quest’idea delle stratificazioni archeologiche in cui io andavo aggiungendo il mio strato a quello di mio padre che, a sua volta, nel suo studio aveva collocato libri e oggetti di pertinenza della generazione che lo aveva preceduto.
E la cosa curiosa è che, per motivi complicati (di cui qui non parlerò), nel corso dell’ultimo anno specialmente, ho fatto ritorno a quella stanza in pianta relativamente stabile, colonizzandola con oggetti del presente (o del passato recente) e aggiungendo quindi un ulteriore strato a quelli precedenti, compreso il lungo periodo in cui mio fratello aveva utilizzato la stanza come ufficio del Coordinamento H.

Era questa la stanza dove, all'occorrenza accoglievo anche i miei amici o dove portavo le mie fidanzate (anzi, nei loro confronti, il farle entrare dentro questa stanza era una prova molto speciale).
La stanza infatti non solo era un luogo fisico, ma anche era uno spazio della mente molto personale ed intimo.
In quel periodo sentii intenso il fascino del claustrum di cui accennavo prima: più stavo in quella stanza più mi veniva difficile uscirne fuori. Pensavo: Qui ho tutto ciò che mi serve, perché mai dovrei fare la fatica di uscire?
Ma quella fu soltanto una fase transitoria.
Poi, uscii di nuovo a riveder le stelle, per riecheggiare il verso dantesco.
Ma l'attrazione del claustrum è sempre potente (affascinante ed insidiosa assieme). E come non ricordare qui il bellissimo saggio di Elvio Fachinelli, Claustrofilia (Adelphi, 1983)?
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