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Un parcheggio
Una vasta distesa
Per uscire soltanto un piccolo viale stretto tra due file di alberi giganteschi e fronzuti
Quando mi muovo con la mia auto e mi dirigo all’uscita, quando cioè sto per imboccare il vialetto, vedo che sono arrivati i tagliatoti di alberi armati di motoseghe e che, senza indugio, si sono messi all’opera, con rumori stridenti
Già il vialetto è ingombro di grossi pezzi di tronco e ramaglie e sono costretto ad improvvisare una faticosa gimkana per quanto il passaggio si è fatto stretto e tortuoso
Sono adirato e fuori di me per lo scempio che stanno facendo ai poveri alberi
Quando sto per arrivare all’uscita ecco che arriva un’enorme ruspa semovente chiamata per completare lo sradicamento dei ceppi (quindi non si tratta solo di capitozzatura selvaggia, ma di uccisione!)
Io voglio uscire, la ruspa vuole entrare
Siamo muso contro muso a fronteggiarci
Io non intendo recedere
Stiamo fermi per un po’ quasi a misurarci
Poi, alla fine, la ruspa prende a rinculare ed io appresso a lei, con un senso di trionfo
Poi, poco dopo, vorrei andare a parcheggiare l’auto in un cortile interno al quale si accede percorrendo uno stretto budello, poco più che un camminamento fiancheggiato da alte mura
Arriva una tizia con il suo cane a passeggio e sono costretto ad indietreggiare per farle spazio, ma anche per evitare che il mio, già allertato alla vista del botolo, possa agitarsi e farmi in auto un’assordante inferno di sonori abbaii e ringhi sordi
Poi vedo un grosso SUV e, seduto al volante, un mio collega di molto più giovane, il quale si sporge dal finestrino aperto per chiedermi una foto, cosa che io faccio volentieri
Ancora, ancora!, mi dice con giocosità infantile
Ed io scatto e scatto a ripetizione, variando l’inquadratura e zoomando
Ogni tanto controllo nel display e vedo che i risultati sono buoni
Mi rendo conto di avere catturato nelle immagini anche una bambina di pochi anni - di cui non mi ero affatto accorto - pure lei con la piccola testa arruffata aggettante fuori dal finestrino
Mi accorgo che le foto in cui compare la bimba, assieme al papà, sono ancora più belle
Penso che gliele farò avere e che ne sarà contento
Dissolvenza
C’era una volta una poderosa magnolia,
oggi rasa al suolo da uomini stolti
La sentenza è stata pronunciata
L’albero è stato smembrato
senza pietà alcuna
Mi sono rattristato profondamente
e ci sono stato male
tutto il giorno
Ancora devo metabolizzare
il tormento che questa violenza
mi ha dato
È cosa buona e giusta
il taglio di alberi
che danno ombra e vita
e che sono baluardo
al sovrariscaldamento della città?
Questi tagli si consumano
nell’indifferenza generale
Non ci sono difensori civici
che alzino la mano
per rallentare queste frenesie distruttive
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