/image%2F1498857%2F20241008%2Fob_be23aa_volare.jpg)
Mi alzavo in volo
All’inizio i miei muscoli
erano legati e rigidi
Poi si scioglievano
ed andava meglio
Non era proprio un volare,
poiché ero privo di ali
ed ero come nella vita di sempre
con due braccia e con due arti inferiori
Con abili contratture e decontratture muscolari
semplicemente mi libravo,
seguendo il ritmo della respirazione
Non a grande altezza,
come farebbero
un falco pellegrino
o una poiana
o un’aquila maestosa
ma a poche decine di metri da terra
Non so come ciò avvenisse,
eppure riuscivo a mantenere la quota,
come se galleggiassi senza gravità
oppure perché mettevo in atto un'attitudine innata
Ogni tanto, quando mi abbassavo troppo,
con la mano o con il piede
mi davo una spinta leggera
contro un muro
- o comunque contro un ostacolo solido -
e il mio volo riprendeva
immediato slancio, quota e vigore
C’erano molti
che dal basso,
vincolati al suolo,
mi guardavano stupiti
e mi incitavano
a cercare di andare su su su
sino alle nuvole
Era un’esperienza bellissima,
sublime, impagabile
Ero stupito di me stesso
di poter starmene a mezz’aria
per così tanto tempo,
desiderando
che queste sensazioni
mai avessero fine
scrivi un commento …