Ero qui
Ero là
Ero dovunque
Mi espandevo
nell’universo intero
e poi di nuovo mi riducevo
all’interno degli angusti confini
di un piccolo spazio
nella mia mente
Erano come ondate
ritmiche ed inarrestabili
Nella fase di espansione
mi sembrava di poter esser tutti,
di poter esser dovunque
e di poter fare qualsiasi cosa
In quella di riduzione
avevo la sensazione
di scivolare all’interno
d’uno spazio sicuro ed intangibile
dove mi rigeneravo
in attesa della successiva pulsazione
di dissoluzione dei confini
e allargamento del mio essere
verso l’infinito
ed oltre
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Pomeriggio in casa,
my retreat,
ovvero un buen retiro
al riparo da tutto
Fa caldo fuori
Sto bene dentro,
nel silenzio e nella penombra,
attraversata dalla fresca brezza
d’aria deumidificata
senza tregua pompata dalle bocchette
Posso anche immaginare d’essere
su di una nave tutta mia
in viaggio verso mete esotiche,
isole lontane e giungle lussureggianti,
oppure sulla rotta della Terra del Fuoco
o della Patagonia
Il mio veliero personale
può condurmi lontano
in giro per i sette mari,
mentre passo da una stanza all’altra
cambiando occupazione o lettura, muovendo solo pochi muscoli
e lasciando che sia un destriero alato
a portarmi in alto
verso la luna e le stelle
Oggi ho indossato una vecchia camicia
di cotone fatta a patchwork,
ricordo d’un mio viaggio a Bali
circa trent’anni fa,
in un’altra vita
Ero contento di averla addosso,
poiché mi ha ricordato
il mio me di allora
Sono sereno
Sono contento e soddisfatto
Non sono proteso
a far tante cose, o troppe
Non mi sento lacerato dal desiderio
di ciò che non ho
Mi basta e m’avanza
il poco che faccio
schietto e ripetitivo
E i giorni, le settimane e i mesi
volano via
senza che nemmeno me ne accorga
E intanto posso ben dire
che ininterrottamente
viaggio nelle letture
e nei sogni
E così sia
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