Nel giorno dopo la Befana
ho trovato una scopa delle streghe
chissà com’è finita dentro un armuar
Ho capito subito di che si trattasse
L’ho esaminata, soppesandola
Era lì per me
L’ho inforcata
e sono volato via
schizzando in alto
oltre le nubi
verso la luna
ormai al tramonto
per inseguirla nella sua traiettoria
e quindi per andare oltre
alla ricerca di altri mondi
Ultreya!
Viva la Befana!
La Befana vien di notte,
con le scarpe tutte rotte,
neve, gelo, tramontana,
viva, viva la Befana!
Rimbacuccata dentro uno scialle
porta una gerla sopra le spalle.
Vola veloce nel cielo nero,
l’aria è cupa e pien di mistero.
Vuol fare
ai bimbi più buoni
la cara vecchietta
un po’ di doni,
gettando in ogni camino
di dolci leccornie
un sacchettino.
Qui il camino era assai strano,
grande, vuoto e tondo
quasi come un mappamondo.
Invano la vecchietta
nel camino si sporgeva:
se un bimbo in casa c’era
proprio, proprio non vedeva.
Guarda e sporgi,
sporgi e guarda,
cade indietro sul più bello,
e rovescia il suo corbello.
Si rialza indispettita la Befana
ma a raccogliere i suoi doni
è un po’ imbranata e
due volte cadon nel camino
una bella calza
e un sacchettino!
Auguri a tutte le Befane del mondo,
ma anche a tutti i Befani!
Ed anche a tutte le Epifanie
e a tutti gli Epifani!
Che nemmeno loro siano trascurati
in questo gran giorno befanesco!
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(Wikipedia) Nel folclore italiano, la Befana (corruzione lessicale di Epifania, dal greco ἐπιφάνεια, epifáneia, attraverso bifanìa e befanìa)[1] è un'anziana signora che consegna doni ai bambini in tutta Italia alla vigilia dell'Epifania (la notte del 5 gennaio) in modo simile a Babbo Natale o ai Re magi; è una figura legata alla stagione natalizia italiana. Nel folclore natalizio, la Befana visita tutti i bambini d'Italia alla vigilia della festa dell'Epifania per riempire le loro calze di dolciumi, caramelle, frutta secca e giocattoli se si sono comportati bene. Altrimenti, coloro che si sono comportati male trovano le calze riempite con del carbone o dell'aglio.[2][3] In molte parti più povere d'Italia, e in particolare nella Sicilia rurale, al posto del carbone veniva messo un bastone in una calza. Essendo una brava governante, molti dicono che spazzerà il pavimento prima di andarsene. Per alcuni "spazzare via" significa spazzare via i problemi dell'anno. La famiglia del bambino in genere lascia per la Befana un bicchierino di vino e un piatto con qualche boccone, spesso regionale o locale. Di solito è ritratta come una donna anziana che vola a cavallo di una scopa con indosso uno scialle nero ed è ricoperta di fuliggine perché entra nelle case dei bambini attraverso il camino. Sorride spesso e porta una borsa, un sacco o un cesto pieno di caramelle, regali o entrambi.
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