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4 gennaio 2024 4 04 /01 /gennaio /2024 21:04

E qui facciamo un bel salto indietro nel tempo
per arrivare alla parte conclusiva d'una passeggiata pomeridiana
lungo la spiaggia di Mondello
(ma già con il buio incipiente ed incombente)

Maurizio Crispi (28 dicembre 2011)

Le tre età dell'uomo di Caspar David Friedrich

Ero a casa

Un raggio di sole ha raggiunto
la mia finestra rimbalzando
da non so quale altra superficie riflettente 
e ciò mi ha indotto ad uscire
in tutta fretta e a salire in auto, 
per dirigere verso il luogo
che in assoluto preferisco,
ma avevo anche voglia di ascoltare 
in auto un nuovo CD 
che è la colonna sonora 
di This must be the place

A Mondello, sulla spiaggia, 
i colori erano già tenui, 
il cielo trasparente 
(con quella trasparenza cristallina 
che sembra annunciare la primavera,
anche se quel tempo è ancora lontano),
striato di nuvole tendenti a caricarsi 
d'una sfumature di rosa
Poche persone sulla spiaggia, 
alcuni con cani e con bimbi
Alcuni altri passeggiatori solitari,
come me
Qualcuno seduto sulla sabbia 
al limitare della linea delle piccole onde di risacca,
intento a scrutare l'orizzonte
Contemplazione
Riflessione mesta
Malinconia
Molti i corridori,
quegli impenitenti faticatori

Poi, i colori si sono spenti 
e l'ultimo guizzo di luce se n'è andato,
sostituito dal riverbero giallastro dei lampioni

 

E così un altro giorno è finito

C’é stato il ritorno, nel buio, 
interrotto dalle luci rutilanti 
dei fari delle auto

Il freddo della sera 
che attanaglia le tempie

L'attesa del sole che sorgerà domani

Le tre età dell'uomo (Friedrich)

Le tre età dell'uomo (Die Lebensstufen) è un dipinto a olio su tela del pittore romantico tedesco Caspar David Friedrich, realizzato nel 1835 e conservato al Museo delle Belle Arti di Lipsia.

L'opera raffigura un promontorio proteso sul mar Baltico al tramonto. Su questo paesaggio aspro e desolato sono collocate cinque figure umane che guardano altrettante imbarcazioni veleggiare sul mare. Vi troviamo un vecchio che, rivolgendo le spalle all'osservatore, osserva l'orizzonte poggiandosi su un bastone: il suo abbigliamento comprende un mantello e un berretto patriottico rinascimentale. Davanti a lui vi sono un giovane uomo e una donna accompagnati da due bambini, di cui uno intento a sollevare una bandierina della Svezia, ricordo della terra di origine del Friedrich.[1]

Alle cinque figure dipinte sul lembo di terra in primo piano Friedrich, come già accennato, contrappone le cinque navi che navigano sullo specchio d'acqua, reso con tonalità verdi-violacee. Le due imbarcazioni più piccole alludono alla giovane età dei due bambini, mentre le altre si identificano idealmente nei tre personaggi adulti.
Il veliero centrale, in particolare, rinvia all'anziana età di Friedrich, ormai pronto a congedarsi dalla vita: questa riflessione sulla morte è approfondita dal pittore con l'inserimento di una barca capovolta sulla spiaggia.

Il mare, tuttavia, non è agitato, bensì calmo e placido: Friedrich, infatti, è pienamente consapevole di aver appena passato la fase «burrascosa» della vita ed è quindi tranquillo. L'intero quadro, quindi, trasmette uno stato di calma e di quiete fisica e spirituale.

Questa sensazione è enfatizzata non solo dal comportamento disteso dei cinque personaggi, bensì anche dalla particolare tavolozza adottata da Friedrich, che ne Le tre età dell'uomo ha accostato la vitalità del rosso e del giallo ai toni scuri della riva, così da conferire profondità alla composizione.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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