Pubblicato su Facebook il 21 ottobre del 2021
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Facciamo un po’ di conti.
La mamma è nata l’8 marzo del 1918.
Ha partecipato al concorso di abilitazione all’insegnamento con bando del 27 ottobre 1939 per la cattedra di lingua e letteratura italiana, latino e materie correlate (in sostanza, nel vecchio ordinamento, Lettere) risultando prima nella graduatoria nazionale.
E non aveva ancora compiuto 22 anni.
Ha bruciato le tappe, per così dire.
Ma la cosa interessante è questa. Lei aveva fatto il Magistrale. Conseguito il diploma, aveva due strade davanti a sé.
Una era quella della carriera di maestra nella Scuola primaria, le elementari di allora. L’altra era quella di proseguire gli studi, frequentando il Magistero che però aveva sede esclusivamente a Messina.
Questa strada era stata seguita dalla sorella maggiore Jole.
E il nonno Giosuè, molto severo, non avrebbe mai consentito che una seconda figlia andasse a studiare fuori Palermo.
Sembrava dunque che non ci fossero alternative, ma la mamma decise di compiere una strada ben più ardua. Scelse di conseguire il diploma di maturità classica, in modo da poter frequentare tutte le altre facoltà e scegliere quella che le piacesse di più.
Fu così che la mamma si diede ad uno studio forsennato per padroneggiare tutti i programmi del liceo classico (i programmi di tre anni del Liceo, ma di ben cinque anni per Greco).
Il suo progetto, perseguito con molta determinazione, andò a buon fine e fu così che l’anno successivo si diplomo da esterna, conseguendo la Maturità classica e conseguendo il titolo di studio necessario per iscriversi alla Facoltà di Lettere, il cui corso di studi completò in un tempo record tanto da poter partecipare al concorso di abilitazione dell’ottobre 1939. In sostanza, nel 1940, appena compiuti 22 anni, la mamma era titolare di cattedra e, in quanto tale, andò a insegnare in una scuola media di Trapani.
La mamma era una vera combattente.