I am back (foto di Maurizio Crispi)
Le ore passano lente
Il giorno diventa notte
la notte si fa giorno
Le albe sono silenti
anche se a volte
si sentono voci concitate
rumori di auto in corsa
stridore di freni
Caos calmo
Oggi, prima dell'alba,
la quiete è stata rotta
da due voci straniere
litiganti tra loro
Due camminavano lungo la strada
e intanto uno dei due gridava all'altro
l'altro seguiva in silenzio
così ho visto,
affacciandomi alla finestra,
richiamato dal trambusto
All'alba, di solito,
prima che sorga il sole,
anche i gabbiani tacciono
Non c'è movimento,
non c'è speranza
L'unico obiettivo è attraversare indenne
le aride distese del giorno
traghettarsi alla notte
e poi riprendere il ciclo
E' sempre più facile così
Cioè, pensare ad una sorta di eterno ritorno
Anche se...
Anche se talvolta cominciò a pensare
- e sempre più di frequente -
che, all'improvviso,
potreii morire,
un improvviso malore, un subitaneo mancamento
e, vicino a me,
nessuno pronto a soccorrermi,
da solo con i due i miei cani,
una compagnia, sì, loro,
ma impotenti nel dare aiuto
Cosa mi angoscia di questo pensiero?
Non tanto il morire in sè,
quanto piuttosto lo scomparire
senza che nessuno se ne accorga
e senza che nessuno esprima parole di cordoglio per me,
essere archiviato
senza rintocco di campane,
come dice la canzone
Andarmenne in silenzio, insomma,
e da uomo invisibile,
quale io sono e fui
Palermo, il 12 luglio 2021