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27 maggio 2021 4 27 /05 /maggio /2021 09:58
Tragedia del Mottarone (fonte internet)

(25 maggio 2021) Da ieri tutta Italia è in giallo. Una cosa attesa che induce molti a sperimentare stati d'animo di euforia e di esultanza.
Domenica tuttavia si è consumata la tragedia immane di Mottarone con 14 vittime, cinque famiglie distrutte in un sol colpo, un solo bimbo di cinque anni sopravvissuto pur gravi ferite e fratture multiple.
Se gioiamo per la fine del confinamento e per la ripresa di certe attività sinora precluse, non dimentichiamo queste vittime.
C'è da chiedersi cosa abbia provocato questa disgrazia e se essa non sia da considerarsi uno degli effetti dell'ultra-liberismo spinto che ha ripreso a galoppare alla grande, quando un ripensamento sui fondamentali dell'economia sarebbe stato doveroso, prendendo spunto dalla crisi innescata dalla pandemia, e dell'allentamento dei controlli statali su certe attività, in nome della libera impresa e del sistema degli appalti e dei sub-appalti.
Io ritengo che sarebbe stato doveroso, di fronte ad un simile evento, proclamare una giornata di lutto nazionale, a parte le belle parole spese di prammatica da parte di chi aveva il dovere istituzionale di dirle.

Ho scritto le scarne parole riportate sopra appena due giorni fa, troppo oberato dal peso di questa grande tragedia. E ho anche fatto un'affermazione - forse azzardata - sugli effetti dell'ultra-liberismo nelle attività economiche in assenza di validi controlli da parte dello stato. Del resto, una possibilità di controllo pressocchè "impossibile", poiché per via del taglio dei fondi e della sempre più marcata scarnificazione degli organici, questa necessaria attività si fa sempre più rarefatta, aleatoria ed incerta: basti pensare, che nel caso in questione, su oltre 600 impianti di risalita nell'intero arco alpino, gli Ispettori disponibili per effettuare i controlli sono soltanto 8.
Ciò che ho scritto in termini così crudi voleva essere soltanto il mio pensiero, forse contestabile: e forse anche un po' estremo, come voler stabilire una connessione - forse azzardata - tra catastrofi e liberismo.
Ma a corrobare il mio punto di vista, a distanza solo di poche ore vi è stato un decisivo punto di svolta nelle indagini preliminari e tre persone sono state arrestate (tutte negli alti livelli dirigenziali della scietà che gestisce la cabinovia del Mottarone) e con compiti di responsabilità; ad esse è stato contestato il reato di omicidio plurimo e di procurata catastrofe.
Secondo quanto è emerso dalle indagini preliminari il freno di emergenza sarebbe stato volutamente disattivato per evitare il funzionamento a singhiozzo dell'impianto, rilevato nei giorni precedenti, e per potere sfruttare in pieno una bella domenica di sole con continui carichi di gitanti sulla cima del monte.
Quindi, non si può più parlare di "disgrazia" o di "fatalità", ma dell'effetto di un'azione deliberata, compiuta cinicamente, per avidità e per lucro. Come a dire che questi individui hanno voluto giocare d'azzardo con le vite di persone ignare, impegnandole in una sorta di roulette russa al massacro.
Dunque, sarebbe stata presa una cinica decisione per evitare un appropriato intervento di manutenzione, strutturale, che avrebbe significato, proprio alle riaperture, un mese e mezzo di fermo nelle attività dell'impianto di risalita.
Certo, ora ci saranno le perizie tecniche e ci sarà un procedimento giudiziario che chiarirà le effettive responsabilità ed eventuali complicità e connivenze, a scendere nella piramide gerarchica dell'organizzazione incriminata.
Ma quel che risulta a questo punto (sino a prova contraria) è che delle persone hanno causato la morte di altre per vile profitto e per lucro.
Ma in che mondo viviamo?
E' questo il mondo che vogliamo?

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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