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Le strade si dipanano di continuo davanti a noi
Le strade corrono e si svolgono sotto i nostri piedi
un nastro infinito su cui è scritta una storia infinita
Non siamo noi a camminare, ma sono le strade a portarci
La strada della vita è interminabile,
potrà essere corta o lunga
ma sempre interminabile è,
fatta di istanti eterni e faticosi,
qualche volta veloci
perché vi si accendono improvvisi sprazzi di gioia
illuminati da un repentino fascio di luce
oppure quando si penetra nell'oscurità verdognola e frusciante
dell'ombra fitta di grandi alberi che le fiancheggiano
Oppure, quando all'alba,
si vede, nella lontananza,
un coniglio che, al rumore dei passi, si blocca spaventato
e poi fugge via a rapidi balzi, dileguandosi nel fitto dell'erba
Siamo soli, sulla strada,
a volte in compagnia
ma è solo per brevi tratti
Ci sono camminatori-lettori
Ci sono camminatori-scrittori
Leggiamo e scriviamo, mentre camminiamo sulla strada,
a volte scriviamo le nostre memorie e i nostri ricordi
a volte sogniamo
la strada è anche fatta delle pagine del mondo
che scorrono nella nostra testa
a volte affastellate,
a volte fruscianti come un mazzo di carte che viene rimescolato,
altre volte una alla volta
pagine intonse mai lette prima
e tutte ancora da esplorare,
ancora vergini si potrebbe dire
pagine spiegazzate e gualcite per una lunga consuetudine,
così consumate da apparire come un esile trama
che si sbriciola al più delicato tocco
pagine che ci raccontano storie
e poi volano via nel vento
pagine già lette e ben conosciute,
amate, adorate, ma anche odiate
pagine brancicate dal diuturno uso,
Ma la pagina più bella è quella
che racconta di quel meraviglioso ricordo
sepolto nella mente, da tempo immemore,
e che, all'improvviso, balza fuori prepotente
per dirci qualcosa
E poi ci sono quelle che si scrivono da sé, mentre viviamo
e che ci raccontano il momento presente
Sono sulla strada e cammino
non mi fermo mai
qualche volta, sopraffatto dalla stanchezza
trascino i piedi e sonnecchio,
come fanno i cavalli o i delfini
con una parte della mente soltanto
attiva e vigile a livello subconscio a tenere i comandi
per una guida automatica, per così dire.
e l'altra parte sognante
Se il sonno si approfondisce, barcollo o incespico
ma poi riprendo l'equilibrio e ricomincio ad andare
La strada non ha mai una fine
procede all'infinito
Ogni tanto c'è una deviazione, talaltra un dosso da superare
e ci si chiede cosa ci sia dietro la curva o dietro quel colle,
quale infinita prospettiva ci possa riservare
Queste sono le uniche variazioni di rilievo
Il vero paesaggio e i suoi mutamenti straordinari
sono dentro la mente del viandante
e dentro la mia
Quando ero piccolo piccolo,
appena un soldo di cacio,
- ovvero un bimbetto scuro e scontroso, sempre con il broncio -
se mi chiedevano:
"Cosa vuoi fare da grande?",
rispondevo con assoluta serietà,
"Voglio fare il vagabondo!"
- Era il mio manifesto e il mio proclama di intenti, inconsapevole -
E poi crescendo conobbi le meravigliose avventure
da outsider, quelle degli hobo e dei vagabondi delle stelle
on the road, ma solo in una pallida parvenza
senza estremi,
quel tanto che bastava per sognare l’avventura dell’ignoto
Questa notte ho sognato che ero su di una strada,
a piedi, accompagnato dal mio cane o dai miei cani,
forse c'erano altri con me
ma erano volti anonimi
il cammino era arduo e faticoso,
bisognava superare un forte dislivello
per raggiungere una meta transitoria
(ma sappiamo che le mete sono sempre transitorie,
mai definitiva)
Ed io spiegavo a questa occasionale comitiva di viandanti
una possibile variante del cammino
che avrebbe consentito di camminare in natura
evitando le strade di grande traffico
E che Cammino era quel cammino!
Mi infervoravo sempre più mentre lo descrivevo
- da avvocato di cause perse -
come se lo avessi percorso decine di volte
Cercavo di convincere i miei invisibili interlocutori
che era quella la strada da seguire
quella più bella e gratificante
No pain no gain, dicono alcuni
E c'era una pagina che volava via nel vento
come una foglia secca
e che ho afferrato con un improvviso guizzo
Su di essa c'era scritto:
Our earthly condition is that of passers-by
of incompletess moving toward fulfilment
and therefore of struggle
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