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26 febbraio 2021 5 26 /02 /febbraio /2021 07:01

Ambarabà ciccì coccò
tre civette sul comò
che facevano l'amore
con la figlia del dottore;
il dottore si ammalò
ambarabà ciccì coccò!


 

Il convitato di pietra

Che dire?
Siamo davanti ad una - del resto più volte annunciata - recrudescenza dell'epidemia.
Altro che piegare la curva con le vaccinazioni (che peraltro vanno a rilento e con numerosi intoppi)!
Santa illusione - quella di flettere la curva - nella quale i più ingenui si sono cullati al punto da tralasciare le misure prudenziali anti-contagio. Alcuni dei vaccinati professano: "C'è chi può e chi non può. Io può, senza la mascherina".
E adesso entrano in gioco massicciamente le variabili delle varianti, varianti su varianti, varianti più temibili (sia per la rapidità della diffusione, sia - in alcuni casi - per via della letalità dell'infezione.
Su di esse tanto si è parlato, ma considerandole un pericolo che riguardava l'"altrove", dal momento che all'inizio pareva che si fossero sviluppate in luoghi lontani, "che non ci riguardavano", secondo un meccanismo psicologico che ho preso in considerazione in un'altra riflessione.
E' lo stesso errore epistemologico nel quale i più erano incorsi al tempo della prima diffusione del Coronavirus.
Avevamo l'acqua dentro e non ce n'eravamo accorti.
Adesso, dopo che i buoi sono fuggiti è inutile (o pressoché) chiudere le porte delle stalle.
Penso nuovamente a scenari drammatici, come mi era capitato di fare più volte circa un anno fa al primo arrivo del Coronavirus in Italia e con il primo lockdown, quello duro.
La mia fantasia fertile fa voli pindarici verso scenari drammatici che vedono il virus trionfante ed un'umanità sconfitta e languente.
Penso a tutto ciò come la vendetta di una Gaia offesa e umiliata. Penso al discorso forte e carico di emozioni di Greta Thumberg davanti al consesso delle Nazioni Unite.
Che i virus (e questo Corona in particolare) siano gli anticorpi con cui Gaia sta sferrando un massiccio attacco contro l'Uomo suo distruttore? E di sicuro Gaia di questo tipo di anticorpi ne ha pronti molti altri, pronti allo spillover se ancora la Terra verrà selvaggiamente stuprata.
Essere aggrediti da questi anticorpi sarebbe indubbiamente (é) la nostra giusta punizione, se così fosse. Mai abbastanza, forse, per la tracotanza e la hubrys degli Uomini che si ritengono signori dell'Universo e che vogliono trattare la Terra che ci è stata donata e nella quale dovremmo vivere in armonia con disumanità e con attitudini rapaci.
Intanto stiamo a vedere.
Vorrei che tutti capissero che il problema non è soltanto la lotta contro questo virus, perchè altri ne verranno (e anche più letali), ma piuttosto è quello una radicale analisi dei nostri modelli di vita che partono proprio da un'impietosa revisione del nostro atteggiamento predatorio nei confronti del pianeta.
Se non si prende atto di ciò, siamo già sconfitti in partenza. Il cambio di paradigma: passare dall'arroganza all'umiltà. Smetterla con quella hubrys che ci fa dire di continuo frasi scellerate. La stesso slogan "Pieghiamo la curva" è parte di questo atteggiamento interiore.

Dobbiamo cessare di essere miopi e di limitarci a guardare la punta del nostro naso. Prima lo faremo e meglio sarà. E intanto aspettare e sperare, imparando a convivere con il nostro attuale convitato di pietra.

 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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