
I 18 racconti contenuti nell'antologia 666 (Edizioni Leima, 2016) sono stasti selezionati attraverso un contest letterario, promosso in occasione del Palermo Horror Fest 2015: si trattò di un concorso letterario, promosso dagli organizzatori del festival in collaborazione con la Casa editrice Leima, avente come tema il numero della Bestia e aperto soltanto ai racconti brevi del Terrore, un genere questo dalla ben consolodata tradizione. I iacconti, suddivisi in tre diverse sezioni composta ciascuna da 6 racconti (rispettivamente Criminal Minds, Ghost Whisperer, The X-Files) promuovono giovani scrittori emergenti e sono tutti di buona qualità, capaci di evocare in modi originali atmosfere horror, evocando e citando, ma rifuggendo del tutto da quel banale lavoro di copiatura che contraddistingue tanta letteratura di genere.
Ogni racconto esprime una visione autonoma ed è caratterizzato da uno stile curato che è indubbiamente permeato dall'impronta personale di ciascun autore: e alcuni di essi sono davvero pregevoli e si concludono con inattese zampate. Del resto - come insegna Stephen King che, a volte nelle sue prefazioni o postfazioni indirizzate al suo "Fedele Lettore", fornisce dei commenti sulla sua bottega di scrittura - non è mai sufficiente avere una buona idea e svilupparla: a volte il racconto rimane smorto ed incompleto sino a quando l'autore non trova una conclusione o una chiusura che, per ottenere il desiderato effetto perturbante, deve essere inattesa, imprevedibile.
Dietro le quinte dei 18 racconti i "grandi" dell'horror e del fantastico perturbante - con qualche puntata nello splatter - ci sono tutti, il che testimonia anche della passione cult per questo genere, coltivata da ciascun autore.
Il volume, inoltre, globalmente è ben curato arricchito com'è dalla prefazione (dal titolo "La morte (s)corre sul fiume") di Stefano Leonforte, curatore peraltro dell'antologia, e da una sezione finale con le schede bio-bliografiche dei giovani scrittori emergenti.
Insomma, da leggere.
(dalla quarta di copertina) "In queste pagine troverete zombi e dissacranti banchetti antropofaghi, deriva truculenta della moderna società dello spettacolo," distopie occulte e raccapriccianti che imbrattano di frattaglie - e abbondanti dosi di sangue le già angosciose intuizioni di Matrix, killer mascherati (del resto siamo ad Halloween, e le ispirazioni non solo letterarie, ma in celluloide, in questo caso, non si contano neppure) e smanie omicide alla american psycho... Lasciatevi cullare da questa corrente di sangue. Voltate pagina. Sospendete l'incredulità e abbandonatevi al piacere della paura. Ma ricordate: scorre la morte, su questo fiume. E probabilmente, un volta approdati ai vostri lidi domestici, così intimi, familiari e rassicuranti, non troverete più il coraggio di fissare le tenebre che vi scrutano da oltre la finestra. E in quel caso, mi raccomando: non spegnete la luce." (Stefano Leonforte)