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6 maggio 2015 3 06 /05 /maggio /2015 15:08

Abbino qui due testi, uno brevissimo, quasi telegrafico; l'altro brevino.

Si tratta di due riflessioni sullo stronzo e sulla stronzitudine...

La Fisica dello Stronzo / I pensieri dello Stronzo

La Fisica dello Stronzo. Il professor di Fisica dopo avere assodato - studiando e ristudiando - che lo stronzo precipita fumando, ha anche statuito che lo Stronzo cade sempre in piedi e ha messo a punto, al riguardo, un algoritmo predittivo.

I Pensieri dello stronzo. Mi chiedo, a volte, cosa possa pensare lo Stronzo, quando - con velocità crescente e sottoposto ad un ineluttabile destino - scivola lungo il piano inclinato del WC, sino a che l'acqua, con un leggero risucchio, lo inghiottirà per sempre, prima di restituirlo al vasto mare, attraverso un tortuoso cammino. Amenocchè non vada a finire in una cripta al cui interno rimarrà chiuso sino al suo totale disfacimento.

Questi due destini non hanno nulla a che vedere con ciò che accade quando egli cade per terra su di una superficie solida, nossignori! Lì egli può orgogliosamente proclamare al mondo che cade sempre in piedi...

Nel destino acqueo, c'è piuttosto, palpabile, il panico dello Stronzo che si sente l'acqua alla gola e sa che dovrà soccombere.

E poi, la sua fine, potrebbe essere il suo inizio (se non venga convogliato all'interno di una cripta, alias pozzo nero e - più modernamente - Fossa Imhof: quando si tira infine lo sciacquone, egli sarà libero una volta per tutte e scoprirà che, una volta risputato fuori dal Maelstrom gorgogliante della latrina, potrebbe trovarsi a galleggiare ed andare alla deriva, sino ad approdare in nuovi lidi: e un intero universo si dischiude davanti a lui...
Io, per quanto mi riguarda, lo Stronzo preferisco pensarlo per sempre - e nei secoli dei secoli - confinato all'interno d'una cripta invalicabile.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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