Sera d'agosto
e la luna é al suo primo quarto
Un rombo di moto
svanisce in dissolvenza
Rimangono i chiacchiericci lontani
l'abbaio insistente d'un cane
Dal pub affondato nel verde
fluiscono le note lente e dolci
d'una ballata country
e il liquido refrain della slide guitar
Si sente il profumo intenso del Pino
e quello pungente e speziato del Falso Pepe
e l'odore pungente della terra surriscaldata
La giostrina è immobile,
come morta,
imprigionata in un graticolato d'acciaio
I lampioni illuminano
spazi deserti,
maliconnici
Soltanto i suoni e le voci distanti,
ovattate,
tradiscono presenze
Pietra dura e fresca
sotto le natiche
I fiorai chiusi per ferie:
s'avverte la mancanza
di quelle isole di luci,
allegre e scintillanti,
piene di cromatismi,
anche se avvicinandosi,
in quelli sontuose fragranze
s'indovina il lezzo greve del cimiteri
Agosto è il mese della smobilitazione
Poi, verrà l'autunno
e saremo un po' più soli,
in viaggio verso la fine del mondo
alla ricerca di una Finisterre della mente,
verso quell'ultima meta
da tempo annunciata
scrivi un commento …