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1 dicembre 2011 4 01 /12 /dicembre /2011 07:29

Immortals.jpg

 

Immortals (di Tarsem Singh, USA, 2011) risente della forte impronta degli stessi produttori di 300 (che proponeva la storia della battaglia delle Termopili tra storia e leggenda).
Qui dalla storia si passa alla mitologia, con un incursione in un passato lontano in cui gli dei si mescolavano agli uomini, malgrado i veti posti dal dio sommo (Zeus), del resto poi il priomo ad infrangerli.
La mitologia come in altri film di genere è trattata in salsa americana, con contaminazioni e mixagi tra i miti originari e il collocamento di personaggi dove non dovrebbero essere. Ma, d'altronde, il film è la trasposizione di una graphic novel omonima, in cui - trattandosi di una novel, appunto - ogni variazione sul tema è resa possibile dalla fiction.
Quindi i puristi della mitologia, nel vedere Immortals non dovranno certo scandalizzarsi della libertà con cui è trattata la materia.
Vi è rappresentata un'era ancestrale, in cui i Titani sono imprigionati all'interno di una montagna cava, custodita da guerrieri armati sino ai denti e in cui il sanguinario e totalitario re Hyperion vuole liberarsi per impadronirsi del mondo alla sua legge violenta e di sopraffazione crudele e per sottomettere gli stessi dei.
Per contro, gli dei che, dall'alto dell'Olimpo (rappresentato come un'astronave aliena ancorata al suolo e svettante tra le nubi), seguono le vicende degli uomini sono rappresentati come potenti esseri alieni a cui tutto è possibile.
La parte più interessante del film è la cupezza del mondo livido di dominio e di sopraffazione proposto da Hyperion e la rappresentazione della sua somma crudeltà con un stuolo di sgherri e di torturatori, con le tinte fosche accresciute da un capillare lavoro di postproduzione soprattutto sui colori e sui contrasti che vengono esasperati quasi sino al bianco-nero spinto e alla surreale mancanza di ombre.
Le scene di battaglie e quelle molteplici di efferate punizioni cui sono sottoposti gli schiavi e i prigionieri di Hyperion si vedono come attimi d'un videogioco in cui gli spargimenti di sangue, i corpi lacerati, le teste polverizzate, gli arti amputati sembrano essere trattati più con delle valenze esteitizzanti che come elementi capaci di generare orrore.
Il film rimane in sostanza più un'esercitazione formale che un'opera capace di decollare nei contenuti.
Intrattenimento fine a se stesso, insomma.

Questo un passagio saliente della recensione di Gabriele Niola, su www.mymovies.it
Il punto di forza del film infatti sta da un'altra parte, in quell'idea (promossa da 300 e qui replicata fedelmente) che una dimensione realmente epica debba essere visivamente straniante e, nello specifico, pittoricamente alterata in postproduzione. Il risultato è stupefacente e capace di andare anche oltre il modello originale (300, non i miti greci) per inventiva, gusto grafico e audacia. In questo senso funziona moltissimo un 3D ben calibrato e aiutato da riprese e angolature che esaltano la prospettiva.

SCHEDA FILM
Un film di Tarsem Singh.

Interpreti: Henry Cavill, Stephen Dorff, Luke Evans, Mickey Rourke, Freida Pinto, John Hurt, Kellan Lutz, Isabel Lucas, Robert Maillet, Alan Van Sprang, Joseph Morgan, Corey Sevier, Steve Byers, Romano Orzari, James A. Woods, Daniel Sharman, Robert Naylor, Mercedes Leggett, Gage Munroe, Carlo Mestroni, Aron Tomori, Neil Napier
Titolo originale: Immortals.

Genere: Azione

Ratings: Kids+16;

Durata 110 min.

Origine: USA 2011.

o1 Distribution.

Uscita venerdì 11 novembre 2011

TRAILER UFFICIALE

 


 
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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