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Ero su di una grande nave da crociera
Camminavo sui ponti, passando dall’uno all’altro per mezzo di scalette e stretti passaggi
Era una nave talmente enorme da sembrare una piramide egizia più larga alla base e un po’ più stretta verso l’alto
La grande nave si accingeva a salpare
Il mare era di un blu profondo con venature verde cupo, il cielo azzurro e sgombro di nubi
I motori pulsavano con un rombo continuo e basso: la nave vibrava sotto i miei piedi come un gatto che fa le fusa
Era un corpo enorme e gigantesco che prendeva vita, con un movimento che, dapprima lento, si faceva più veloce
Salivo e scendevo lungo quelle scale, esplorando
Ad un certo punto, nel corso di queste mie inquiete peregrinazioni, vedevo un vasto salone che s'affacciava all’esterno per mezzo di grandi e ariosi finestroni
Al suo interno, che era riccamente arredato con numerosi divani e sommier foderati di velluto rosso, uomini e donne si accoppiavano nelle più diverse e fantasiose posizioni, con dedizione e passione, dando vita ad un colossale partouze, in cui prendevano risalto scenette e complesse configurazioni
Grappoli di uomini e donne intenti nella frenesia dell’amore
Mi eccitavo a quella vista e mi soffermavo a guardare
Sentivo che il cazzo mi si induriva immediatamente per l’eccitazione
Avrei voluto unirmi, a quegli scopatori e diventare parte di quella live performance, ma - come mi accorgevo - non vi erano vie di accesso
Era come se quell’orgia appartenesse ad un altro mondo, dal quale io ero escluso
Potevo solo guardare, avvertendo con un senso di penosa frustrazione, il cazzo eretto e già lucido di umori stillanti che voleva piacere
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Non mi restava che toccarmi, sfregare e strattonare il pene turgido, cercando di trarre un piacere surrettizio, mentre quelli al di là del vetro godevano come ricci, in un groviglio di corpi, di membra e di membri.
Ma la situazione non era agevole
Nel mio punto di osservazione, arrivavano di continuo nuovi passeggeri in formazioni familiari compatte che volevano godere del panorama e che sembravano non accorgersi minimamente di ciò che accadeva all’interno di quel grande salone delle feste
Quindi, io ero continuamente distolto dalla mia azione autoerotica coinvolgente, per quanto solitaria
Ma poi succedeva anche che quelli all’interno del salone si accorgevano di me all’esterno, un povero pirla con il cazzo gonfio e arrossato, quasi priapico e satiresco,, e immediatamente si distoglievano dalle loro attività e si facevano tutti contro le vetrate e mi guardavano dandomi la baia
Dissolvenza
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Ingres e le sue donne d'Oriente
Ingres è stato considerato per molti anni il maggior rappresentante dell'ideale neoclassico nel corso XIX secolo e tale considerazione non può di certo
https://www.losbuffo.com/2018/09/13/ingres-e-le-sue-donne-doriente/
Questo sogno mi ha ricondotto a pensare ad un sogno intensamente erotico occorso circa quattro anni addietro
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Una stanza
Una grande alcova
Il pavimento ricoperto di soffici tappeti
C'è - al centro di un grande letto rotondo -
una donna dal corpo flessuoso, i seni sontuosi
La sua vita è stretta, i fianchi non sono troppo larghi
ma il suo culo è reso attraente a dismisura
dalla sinuosità del corpo e dall'elasticità delle membra
La donna è semivestita,
ma - per come è ricoperta dai tessuti -
potrebbe essere nuda
per l'effetto che mi fa osservandola
attraverso lo spiraglio della porta semichiusa di un camerino.
dove io sono appostato (con il suo consenso, ovviamente)
attendendo che arrivi un suo amante
Il quale, seppure con un certo ritardo,
s'appresenta
Ha una faccia da furbetto,
non mi piace proprio,
anche perché è vestito tutto azzimato
con abiti alla moda
Si accosta alla donna è comincia a farle delle moine
e a toccarla, a tratti la palpeggia
Io osservo non visto la scena,
ma lei sa che io sono lì, nascosto
e questa consapevolezza accresce la mia eccitazione
a dismisura
Appare ora anche un vecchio,
con barba e capelli bianchi
Il vecchio è semivestito
ha i pantaloni calati che lasciano intravedere
un cazzo enorme, per quanto flaccido,
e due palle da torello
che per via del rilasciamento dei tessuti
dovuto all'età, pendono a dismisura,
ma in ogni caso la loro massa denota grande vigoria
L'arrivo del vecchio accresce la mia eccitazione
e, cogliendo uno sguardo di complicità della donna,
rompo gli indugi ed entro nella stanza
calpestando senza rumore i soffici tappeti
Comincio a spogliarmi
poiché voglio essere del tutto nudo
prima di accostarmi alla donna
Il tizio con l'aria da furbetto
si gira verso di me
e mi fa cenno con la mano
di non essere troppo precipitoso
Calmati! Calmati!, sembra voler dire
Ed io a mio volta penso:
Ma cosa cazzo vuole! Io faccio quel che mi pare!
La donna sembra non aver gradito il gesto del tizio
volto a rallentarmi e a stemperare il mio ardore
Fa un gesto di stizza,
accompagnato anche da una sintona mimica facciale
Un punto a mio favore, dunque
Anche il tizio e il vecchio
ora si spogliano
Il vecchio rimane da canto,
in veste da osservatore, parrebbe,
per quanto il suo cazzo
con sapienti tocchi della mano
abbia raggiunto una ragguardevole erezione,
quasi priapesca
Penso che il vecchio possa essere appunto un Priapo
inviato dalle potenze celesti
a osservare e a fare da arbitro
di questa singolare tenzone d'amore
Siamo tutti nudi adesso:
anche la donna si è liberata dei suoi indumenti
e mostra in tutta la sua gloria
il suo prorompente seno,
e si vede per bene,
per la mia delizia, il ciuffetto di peli pubici
che lasciano una piena visuale
della fica già bagnata
I corpi della donna e dell'uomo con la faccia da furbetto
s'avvinghiano
per un attimo mi pare di non avere alcuna via d'accesso
alle parti erogene della donna,
poiché sono in una posizione svantaggiata,
posso soltanto allungare la mano
e prendere ad accarezzarla con dolcezza,
dove posso
Lei mi guarda e socchiude le labbra,
lasciando intravedere la punta della sua lingua rosea
La mia erezione è al massimo,
La forza del desiderio è salita alle stelle,
ma so che dovrò aspettare ancora
prima di ricevere il suo bacio
sulla punta del mio cazzo e di sentire la lingua che ci gioca
come pure prima di poterla penetrare
e scoparla dolcemente
per arrivare assieme ad un orgasmo condiviso
e alla mia eiaculazione furibonda
Lei si sposta in modo tale che i suoi piedi affusolati
con le unghie dipinte
nel modo che piace a me
siano alla mia portata
e, con voluttà, inizio a leccarne le dita, una per una,
e a succhiarle
La donna geme di piacere
Ho la sensazione di essere adesso
un primus inter pares,
in netto vantaggio rispetto al tizio con l'aria da furbetto
Il vecchio Priapo approva
(dissolvenza)
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