Questo ho riportato nella mia bacheca di Facebook il 12 febbraio 2024
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Ho fatto un grande sogno pieno
di cose
di fatti
di persone
di accadimenti
una storia
un film intero
Ma ne ricordo solo frammenti
E ci sono anche tutti
ma proprio tutti
non più viventi e viventi
C’è la mia mamma
C’è mio fratello
e la zia Mariannù
E poi la cugina Luciana e tanti altri
C’è una parte del sogno
che si svolge in un appartamento
Siamo quelli che ho elencato ed altri
lì radunati,
dobbiamo partire
ma prendiamo tempo
Parliamo, discutiamo, ragioniamo
Osservo che le finestre sono dotate
di speciali vetri inclinati (tipo vasistas)
che servono ai fumatori
per consentir loro di mettere
il braccio fuori dall’appartamento,
evitando l’accumulo del fumo dentro
Parliamo di alcuni dettagli tecnici
riguardanti appunto questi dispositivi
Poi usciamo, con mio fratello
e il suo badante
Io cammino con lo zainetto sulle spalle,
come sempre del resto
Dietro di noi segue
uno anziano che non conosco
Anche lui in carrozzina a rotelle
Ma lui a differenza di mio fratello
è autonomo
Spinge le ruote con le braccia
con vigore
È reduce da un incidente
che lo ha lasciato
parzialmente disabile
Si spinge da sé e intanto brontola
Soprattutto se uno si gira indietro
o l’aspetta,
come per dire
“Se ha bisogno d’aiuto…”
Sentendosi interpellato,
reagisce con veemenza
“Non ho bisogno di aiuto, io”
E procede con fermo cipiglio
Andiamo avanti in lenta processione,
superando molti ostacoli
che si frappongono:
le inevitabili barriere architettoniche
Poi ad un certo punto, quel signore si alza
e prosegue camminando da solo,
aiutandosi con due stampelle
Anche quando si mette in piedi
(Alzati e cammina!)
io continuo a seguirlo
con lo sguardo, preoccupato
perché temo che possa scivolare
da un momento all’altro e farsi del male
Cammina tutto traballante, infatti,
l’appoggio del piede incerto,
oscillando come un giunco al vento
Hai i capelli bianchi, candidi
Poi si affianca a lui un altro
e cominciano a camminare assieme, conversando amabilmente
E se ne vanno
tutti e due simpaticamente sciancati
In un momento successivo,
si tratta di salire su un’automobile
Ma non c’è posto per tutti
Io dico a mia madre che mi sposterò
a piedi per raggiungerli
Devo andare a prendere la bici
che è a casa nel garage,
nel suo solito posto
Ma no! Ma no!, fa la mamma,
Non se ne parla nemmeno!
Potresti andare con i mezzi pubblici!
Ok, Ok, faccio io,
Ora prendo la metropolitana
e ci vediamo più tardi
dove dobbiamo arrivare
E quindi con molte complicate vicissitudini
vado a prendere il treno
Ci sono contrattempi nell’acquistare il biglietto
Poi, alla fine, mi viene data una ricevuta rosa
e un biglietto pure di colore rosa
La ricevuta la metto dentro il marsupio
Poi salgo sul treno
che non parte mai
Perde tempo
non si sa perché
Chiacchieriamo con altri passeggeri,
tutti in paziente attesa
Seduta all’interno del vagone sull’apposito seggiolino
c’è una controllora
Per ingannare l’attesa
mi chiede il biglietto da verificare e punzonare
E le do la ricevuta rosa
Ma lei dice che non va bene,
non è valida
come titolo di viaggio, mi dice
Le do allora il biglietto rosa
Dopo averlo osservato a lungo
lei mi dice che anche questo non è valido
Non so che pesci prendere
La controllore mi dice allora
che ci sono impiegati
della compagnia degli autobus
addetti alla vendita dei biglietti
che fanno delle azioni di sabotaggio
perché avrebbero voluto essere assunti
dalla compagnia che gestisce la metropolitana;
avrebbero voluto che il servizio
dei mezzi di superficie
e di quelli sotterranei fosse unificato
Invece, sono state create
due compagnie separate
Va bene, finalmente,
il treno della metropolitana
si mette faticosamente in movimento
e malgrado le precedenti discussioni
io sono rimasto a bordo
Poi scendiamo ad una fermata
per salire su un torpedone
e proseguire il viaggio
Ma dove stai andando?
mi chiede qualcuno
Sembra che andiamo in un posto
dove io prenderò in mano
la gestione di un’antica dimora di campagna,
dovendo occuparmi soprattutto della tenuta agricola
soprintendendo alle acque e all’irrigazione dei terreni
La mia compagna di viaggio
Mi dice - quasi rimproverandomi -
che io sto approfittando di quest’opportunità
Ma io ribatto che da questo incarico da me accettato
non mi verrà alcun beneficio economico
e che, piuttosto che prenderci una sola lira più del dovuto,
mi taglierei la mano
(dissolvenza)
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