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12 febbraio 2025 3 12 /02 /febbraio /2025 04:15

Questo ho riportato nella mia bacheca di Facebook il 12 febbraio 2024

Maurizio Crispi (12 febbraio 2024)

Monopattini abbattuti (foto di Maurizio Crispi)

Ho fatto un grande sogno pieno
di cose
di fatti 
di persone 
di accadimenti 
una storia 
un film intero

Ma ne ricordo solo frammenti 
E ci sono anche tutti 
ma proprio tutti 
non più viventi e viventi
C’è la mia mamma
C’è mio fratello 
e la zia Mariannù
E poi la cugina Luciana e tanti altri 

C’è una parte del sogno 
che si svolge in un appartamento
Siamo quelli che ho elencato ed altri 
lì radunati,
dobbiamo partire 
ma prendiamo tempo 

Parliamo, discutiamo, ragioniamo 
Osservo che le finestre sono dotate
di speciali vetri inclinati (tipo vasistas)
che servono ai fumatori 
per consentir loro di mettere 
il braccio fuori dall’appartamento, 
evitando l’accumulo del fumo dentro 

Parliamo di alcuni dettagli tecnici 
riguardanti appunto questi dispositivi 

Poi usciamo, con mio fratello 
e il suo badante 
Io cammino con lo zainetto sulle spalle,  
come sempre del resto
Dietro di noi segue 
uno anziano che non conosco 
Anche lui in carrozzina a rotelle
Ma lui a differenza di mio fratello
è autonomo 
Spinge le ruote con le braccia
con vigore 
È reduce da un incidente 
che lo ha lasciato 
parzialmente disabile
Si spinge da sé e intanto brontola 
Soprattutto se uno si gira indietro
o l’aspetta, 
come per dire 
“Se ha bisogno d’aiuto…” 
Sentendosi interpellato,
reagisce con veemenza
“Non ho bisogno di aiuto, io”
E procede con fermo cipiglio 
Andiamo avanti in lenta processione, 
superando molti ostacoli 
che si frappongono: 
le inevitabili barriere architettoniche 
Poi ad un certo punto, quel signore si alza 
e prosegue camminando da solo,
aiutandosi con due stampelle 
Anche quando si mette in piedi
(Alzati e cammina!)
io continuo a seguirlo 
con lo sguardo, preoccupato 
perché temo che possa scivolare
da un momento all’altro e farsi del male
Cammina tutto traballante, infatti, 
l’appoggio del piede incerto,
oscillando come un giunco al vento 
Hai i capelli bianchi, candidi
Poi si affianca a lui un altro 
e cominciano a camminare assieme, conversando amabilmente 
E se ne vanno 
tutti e due simpaticamente sciancati


In un momento successivo, 
si tratta di salire su un’automobile 
Ma non c’è posto per tutti 
Io dico a mia madre che mi sposterò 
a piedi per raggiungerli 
Devo andare a prendere la bici 
che è a casa nel garage,
nel suo solito posto 
Ma no! Ma no!, fa la mamma,
Non se ne parla nemmeno!
Potresti andare con i mezzi pubblici!
Ok, Ok, faccio io,
Ora prendo la metropolitana 
e ci vediamo più tardi
dove dobbiamo arrivare 
E quindi con molte complicate vicissitudini 
vado a prendere il treno 
Ci sono contrattempi nell’acquistare il biglietto 
Poi, alla fine, mi viene data una ricevuta rosa 
e un biglietto pure di colore rosa 
La ricevuta la metto dentro il marsupio 
Poi salgo sul treno 
che non parte mai
Perde tempo 
non si sa perché 
Chiacchieriamo con altri passeggeri,
tutti in paziente attesa
Seduta all’interno del vagone sull’apposito seggiolino 
c’è una controllora 
Per ingannare l’attesa 
mi chiede il biglietto da verificare e punzonare 
E le do la ricevuta rosa 
Ma lei dice che non va bene, 
non è valida
come titolo di viaggio, mi dice 
Le do allora il biglietto rosa 
Dopo averlo osservato a lungo
lei mi dice che anche questo non è valido 
Non so che pesci prendere 
La controllore mi dice allora 
che ci sono impiegati 
della compagnia degli autobus 
addetti alla vendita dei biglietti 
che fanno delle azioni di sabotaggio 
perché avrebbero voluto essere assunti 
dalla compagnia che gestisce la metropolitana;  
avrebbero voluto che il servizio  
dei mezzi di superficie 
e di quelli sotterranei fosse unificato 
Invece, sono state create 
due compagnie separate 
Va bene, finalmente, 
il treno della metropolitana 
si mette faticosamente in movimento 
e malgrado le precedenti discussioni
io sono rimasto a bordo
Poi scendiamo ad una fermata 
per salire su un torpedone 
e proseguire il viaggio 
Ma dove stai andando? 
mi chiede qualcuno
Sembra che andiamo in un posto 
dove io prenderò in mano 
la gestione di un’antica dimora di campagna,
dovendo occuparmi soprattutto  della tenuta agricola
soprintendendo alle acque e all’irrigazione dei terreni
La mia compagna di viaggio 
Mi dice - quasi rimproverandomi -  
che io sto approfittando di quest’opportunità
Ma io ribatto che da questo incarico da me accettato
non mi verrà alcun beneficio economico 
e che, piuttosto che prenderci una sola lira più del dovuto, 
mi taglierei la mano

(dissolvenza)

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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