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Le strade sono vuote all'alba,
anzi molto prima dell'alba,
perché il silenzio è profondo
e si sente un gelo intenso,
quasi venisse fuori da un profondo sepolcro
lasciato aperto
E' questa l'ora della notte
in cui solitamente avviene il trapasso,
penso,
quando si consuma l'agone
E non c'è nessuno in giro
non una sola auto
non un umano
e nemmeno un cane randagio
o un gatto vagabondo
I gabbiani, di solito onnipresenti,
tacciono per una volta
Unica macchia di colore acceso
sono poche arance malconce
abbandonate a terra
nei pressi della postazione
del venditore ambulante
che ancora non è arrivato
a prender possesso del suo dominio
E' una sensazione strana
quella che mi prende
Mi sembra di caracollare,
assieme al mio cane Black
(anche lui nero come la notte)
attraverso un immenso cimitero
di solitudine
e di fantasmi che si aggirando invisibili
per le strade,
lasciando dietro di sé
una bava letale,
un tocco gelido,
quel freddo che mi penetra
sin dentro le ossa e la testa
e mi paralizza
Per oggi, questo è
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