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Ed ecco il semprepresente compagno di viaggio
Il misterioso passeggero è sempre lì a tenermi compagnia o a fare la guardia mentre io non ci sono
È una perturbante sentinella, si potrebbe dire
L’altro giorno, avevo parcheggiato l’auto vicino ad una scuola primaria: quando sono andato a prenderla era già orario di uscita e c’erano tante mamme con i bambini che sciamavano lungo la strada
Mentre mi avvicinavo all’auto una di queste mamme con i due figlioletti, accingendosi ad incrociare la mia auto parcheggiata, ha lanciato uno sguardo all’interno dell’abitacolo e ha avuto una reazione di sorpresa, mista forse ad un po’ di paura (un coccolone…): una reazione che si è tradotta in un leggero sobbalzo
Rivolgendosi ai due figli ha detto loro: “Questa macchina mi fa paura!“ e, a passo svelto, ha tirato innanzi
Io nel mentre sopraggiungevo e quindi la mamma paurosa, con la coda dell’occhio, mi avrà sicuramente visto mentre entravo nell’auto di paura
Chi sa cosa avrà pensato di me!
Che anch’io le facevo paura, poiché condividevo la mia auto con un simile inquietante personaggio?
Quando vado in campagna, l’auto la metto solitamente in un posto che si trova nel percorso che devo compiere da casa al magazzino, dove tengo gli attrezzi e tutto quello che serve.
Quando scende la sera, spesso vado sino al magazzino per accendere delle luci notturne e per chiuderne la porta
Nel fare questo, mi trovo frequentemente a passare accanto alla mia auto, quasi sempre sovrappensiero
Al passaggio, nella semioscurità mi sembra di scorgere un occupante nella macchina (che in campagna lascio sempre con gli sportelli non chiusi con la serratura) e sobbalzo, con il cuore in gola per la paura, e mi dico: Ma chi è costui?
Poi mi ricordo e mi dico: “Ah, vabbé, è il passeggero misterioso e taciturno! E' quello là”
In effetti, il compagno di viaggio é anche un deterrente per i male intenzionati ed un guardiano
Ma da dove arriva il misterioso ed imperturbabile passeggero?
Cu ci u purtau?
Forse un anno fa al tempo di carnevale Gabriel era andato alla festa di Carnevale della scuola con una maschera ed era proprio questa: Dalì, la celebrata maschera degli artefici della grande rapina alla banca ne "La casa de papel".
All'uscita da scuola, uno di noi due - e non ricordo più di chi sia stata l'idea - volle mettere la maschera sul poggiatesta.
E da allora non si è mossa più
Mi ci sono affezionato.
E Gabriel per di più mi dice: Papà, tienile lì con te, così ti fa compagnia quando viaggi!
E quella che era una semplice maschera è diventata qualcosa di più: un passeggero misterioso, un compagno silente, un guardiano e tanto altro ancora, onnipresente, totipotent
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