Questo scrissi l'8 agosto 2023: una riflessione liminale, al limitare della notte, tra sonno e risveglio.
Mi ero dimenticato di trasferire questa piccola nota dal mio profilo FB al blog.
Ecco fatto!
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L’ora é tarda
Nel cuore della notte
che già procede verso l’alba
il divino Morfeo
mi ha abbandonato
E io sono con gli occhi sbarrati
puntati verso il buio profondo
nero come inchiostro
Non mi dispiace essere sveglio di notte
Non mi pongo il problema
di dover essere un produttore di sonno
Il sonno viene e va,
come le nuvole
Se dormo bene!
Se non dormo bene uguale!
Non piango, né mi dispero,
non mi tiro i capelli
(che non ho)
e nemmeno divento insofferente
So bene che ci sono molte cose da poter fare
in quei momenti,
oppure semplicemente starmene in pace
con i miei pensieri,
accarezzarli,
giocarci un po’,
usarli come rampa di lancio
per viaggi attorno alla mia stanza
o nel cielo trapunto di stelle
Intanto il pullo,
fresco figlio dei rondoni
annidati nel cassone della serranda,
si muove e s'agita,
fa scruscio,
con grattamenti,
pigolii,
e scuotimento di alucce
ancora non formate
E' così che viene scandito
il mio tempo da sveglio,
di notte
in attesa delle primo baluginio di luce
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