Il sole sorge ancora
Ci sono grandi alberi
che danno ombra e frescura
che ospitano augelletti
laboriosi e canori
Speriamo che non ce li taglino
proditoriamente
quei capitozzatori folli,
sguinzagliati per la città
come segugi assassini
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Cammino con Black
Odori immondi mi circondano
odori che poi si trasformano
in fetidi cromatismi
lampeggianti dietro gli occhi
Odori che prendono assalto le mie narici,
le mie papille olfattive,
ma anche quelle gustative
e poi salgono come miasmi corrosivi
arrivando sino al profondo
delle circonvoluzioni limbiche
del mio cervello,
ottenebrandolo
Sono spariti gli effetti benefici
della pioggia dei giorni scorsi,
si sono dileguati, evaporando via,
e proprio per questo
le cose sono peggiorate di più,
perché quelle fetenzie mai rimosse
dalla sede stradale
con l’esposizione
alla pioggia
all’acqua
e all’umido
hanno cominciato a marcire più velocemente
con il rinnovarsi dei raggi del sole
e della canicola
Quindi siamo costretti a viaggiare nel fetore,
dal quale mai potremmo veramente liberarci
La gora dell’orrendo fetore
ci da il tormento
Talvolta mi chiedo
se non siamo costretti in terra
a vivere in una bolgia dantesca
“NON BUTTARE MUNNIZZA”
è scritto sul muro
di un edificio fatiscente a Terrasini
e quel marciapiedi
che corre davanti al muro
è pulitissimo,
come il resto della ridente cittadina
A Palermo, ogni angolo è buono
per liberarsi di munnizza
e di oggetti non più graditi o rotti
Persino i monconi degli alberi
abbattuti proditoriamente
diventano pubbliche discariche
E in ciò patiscono
un ultimo affronto
Tavola da skateboard spezzata
su letto di foglie secche
e di fiori di Brachychiton caduti
Un bel modo
per celebrare una fine
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