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L’altro giorno sono stato testimone di una scenetta incresciosa
Una signora è arrivata alla guida della sua auto per rientrare a casa
Ma non ha potuto farlo
Davanti al passo carrabile era parcheggiata un auto
con i lampeggianti accesi
Ha suonato il clacson ripetutamente
Niente
È rimasta in attesa
Ha cercato di mettersi in contatto con i Vigili Urbani
Niente
Niente Vigili Urbani, malgrado i ripetuti tentativi
Nel frattempo é trascorsa quasi mezz’ora, forse anche 35 minuti
35 minuti!
Alla fine, dal vicino negozio di arredamento d’interni
è spuntata una con andatura indolente
e la faccia scocciata
Arriva nei pressi della sua auto
lasciata in sosta
In modo inopportuno
e in spregio delle regole della civile convivenza
per non parlare delle norme
del codice della strada
Si mette la tipa
ad altercare con la signora
“Ma non ha visto che ho lasciato
scritto il mio numero di telefono?”
In effetti, sotto il parabrezza
c’era un minuscolo bigliettino di carta
sul quale era trascritto un numero di cellulare
“No!, fa la signora
E in ogni caso non ero tenuto a chiamare,
perché lei, qui, la sua auto
non doveva lasciarla,
incurante di tutto”
La tipa é proterva
Non si scusa nemmeno
È palese il suo tentativo di bulletto
di far apparire la signora
che é nel pieno del suo diritto
dalla parte del torto
La tipa arriva anche a dire:
Io la querelo per calunnia!
La situazione si sblocca
La tipa proterva se ne va
alla ricerca di un parcheggio appropriato
Nella sua faccia è dipinta l’espressione
di colui i cui diritti fondamentali
sono stati lesi
La signora può finalmente rientrare
a casa sua
Ma in quale mondo viviamo?
Un mondo in cui il torto
diventa dritto
Un mondo in cui vale di più
la legge del più forte
che non la regola della cortesia,
gentilezza e rispetto
È molto triste assistere a simili episodi
che mostrano quanto non vi siano più
valori etici
a guidare la condotta di molti
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Alcuni leggendo questo mio post hanno ventilato l'ipotesi che in simili circostanze bisognerebbe agire in modo deciso con azioni "violente".
Per esempio, un mio contatto FB dice: "Mah, ti assicuro che succede anche qui in Piemonte. Personalmente non avrei aspettato 35 minuti né chiamato i Vigili: semplicemente sarei passata accanto all'auto, molto vicino, con la punta della chiave che accidentalmente, ovvio, raschia la fiancata. E poi sarei tornata indietro. Certi individui capiscono solo questo linguaggio (...) Io non ho alcuna speranza circa la possibilità di redimere i prepotenti ed incivili. Preferisco l'occhio per occhio, dente per dente. Sono certa che, trovandosi i geroglifici sulla fiancata, il buzzurro o la buzzurra in questione capiranno che non sono soli al mondo e che violare le norme di civile convivenza può costare caro, proprio in termini economici, di carrozziere. Personalmente mi comporto in maniera rispettosa nei confronti di tutti, ma, see mi pestano i piedi, posto che non ho alcuna fiducia nella cosiddetta giustizia, me la regolo per conto mio.".
Posso comprendere questo punto di vista, senza peraltro condividerlo; a mio avviso, rispondere nei modi suggeriti da questo commento non farebbe che incattivire gli animi e spingerci ancora di più verso il baratro dell’inciviltà e soprattutto verso una concezione dei rapporti sociali fondati sul principio dell'Homo Homini Lupus e della reciproca sopraffazione.
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