E adesso sono otto anni da che mio fratello se n’é andato
ed io sono rimasto l’unico ufficiale in carica ad attendere i Tartari
- unico e solo, in verità
Ed é dura cosa starsene da soli nel fortino,
circondati da eventi avversi
Me lo ricordo come fosse ieri il giorno della sua dipartita.
Fratello, amico, dove sei?
Con te potevo parlare
Mi ascoltavi serio
Poi mi dispensavi il tuo sorriso,
guardandomi con quel tuo sguardo
un po’ ironico e sornione
come a dire
In fondo, che importa?
Si sopravvive, si sopravvive!
Vedrai che ce la farai!
Andrà tutto bene
Non devi preoccuparti!
Non temere alcun male
Io sono con te
Don’t Worry, Be Happy!
Questa foto è stata fatto l'8 febbraio 2014, poco prima che iniziassimo a pranzare o forse subito dopo aver finito il nostro pasto. Le stoviglie sono accatastate in modo strano: uno dei miei soliti scherzi... In questa foto mio fratello guarda verso l'obiettivo con una certa aura di tristezza, ma nello stesso con la sua espressione sorniona. Alla data fatidica, all'ultimo appuntamento con il destino mancano ancora un anno, qualche mese e una manciata di giorni. Ma nè lui, nè io lo sappiamo. Così è la vita.
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(21 giugno 2022) 21 giugno 2015. In quel giorno fatidico siamo andati tutti quanti a piedi in pizzeria, ed anche la cagnetta Frida ci ha accompagnato
É stata questa l’ultima volta in cui sono stato lo spingitore di mio fratello Salvatore nella sua carrozzina
Qualche tempo prima era stato ricoverato in terapia intensiva per un infarto e poi dimesso
Pareva che le cose stessero andando meglio
Faceva una terapia che gli avevano prescritto
I valori erano buoni
Ed invece no, evidentemente qualcosa è andato storto, qualcosa è sfuggito
Mentre eravamo in pizzeria, ma avevamo già finito, Salvatore ha cominciato a presentare un’intensa dispnea e ci siamo affrettati verso casa
Si è abbattuto in avanti
Io spingevo e cercavo di tenerlo con il busto sollevato per facilitarlo in questa sua estrema fame d’aria
E poi se ne é andato, ma non mi sono arreso
L’ho caricato in auto, nella sua "tatamobile", deciso a portarlo in ospedale
Ma dopo aver percorso alcune decine di metri, mi sono fermato, ho riflettuto, ho preso atto della realtà
Mio fratello era morto, se ne era andato, se ne era volato in cielo
E allora, schiacciato da questa consapevolezza, l’ho portato a casa per l’ultima volta per dare inizio ai tristi riti del commiato
Oggi ricorre il settimo anniversario della sua dipartita, ma é come se fosse ieri
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