/image%2F1498857%2F20230630%2Fob_8b9a61_di-corsa-nel-parco-03.jpg)
Riprovo a correre (correre? C’è da ridere…).
Goffo e appesantito più che altro.
Ma provarci é sempre meglio che non provarci.
Lunedì 26 giugno è stato un giorno cruciale
Sono riuscito a compiere 5 giri di seguito di Villa Sperlinga (e non pensiate chi sa che! Ogni giro misura circa 420 metri).
Ogni volta che ci provo, mi pongo l’obiettivo di incrementare di un giro completo.
Oggi 28 giugno nuova session podistica e ho completato ben 6 giri!
Per la prossima session mi attende l'asticella dei sette giri...
A questo obiettivo (i cinque giri consecutivi) ci sono arrivato dopo una lenta preparazione in cui alternavo tratti di corsetta a tratti di camminata.
Mi sono sentito soddisfatto
Anche se quello che faccio, a stento si può chiamare corsa.
Tutt’al più, all'esterno, penso che debba apparire come una buffa corsa rotolata, un comico trotterellare ballonzolando.
O meglio ancora una performance nello stile “armadio ambulante”.
Una modalità di corsa non-corsa che oscilla tra l'andatura tipica dell'armadio semovente e quella rotolata di un armadillo che, per scopi difensivi, si è fatto a palla.
Ma va bene così!
La ripresa (che qui non si vede, ma di cui ho riprodotto alcuni singoli e sfocatissimi fotogrammi) è stata fatta da mio figlio Francesco che, casualmente, mi ha intercettato durante la mia esecuzione sportiva finto-esilarante-podistica.
A parte questo empito corsereccio mi ritrovo sempre più claustrofilico…
E, specie ora che é finita la scuola di Gabriel, mi ritrovo a passare intere giornate a casa
scrivi un commento …