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7 aprile 2023 5 07 /04 /aprile /2023 10:16
V for victory

La mia barba era cresciuta a dismisura,
ecco cosa ho sognato oggi,
durante un breve pisolino post-prandiale
Era diventata simile ad un cespuglio incolto
Ed io ero con l’apparenza di un barbone, 
di un homeless, d'un ultimo,
o di Sant’Onofrio Pilusu
Andavo dalla mamma
con un paio di grosse forbici in mano,
proprio come quelle del Gran Sartore,
e le dicevo:
“Mamma, per favore,  
spuntami la barba,
qui qui e qui!”
La mamma mi ascoltava e sorrideva
Poi prendeva con grazia le forbici che le porgevo
e cominciava a potare di buon grado
la siepe incolta che aveva davanti
Zac zac e zac e poi ancora zac!
Gli schiocchi della forbice erano
musica per le mie orecchie
Mi abbandonavo fiducioso al taglio,
chiudendo gli occhi, 
senza alcun timore di essere ferito
da quel forbicione 
Forse mi addormentavo anche,
e sognavo
Abbondanti ciuffi di pelo cadevano a terra,
fluttuando
come grossi fiocchi di neve
Altri mi finivano addosso
ed io ero preoccupato 
perché non avevo portato con me
un lenzuolino tipo quelli
che usa il barbiere
ed ora avrei dovuto scuotermi e spazzolarmi
ben bene
Ma ero contento 
che a fare questo lavoretto
ci avesse pensato la mamma
“La mamma è un bravo giardiniere!”, 
pensavo
Non la vedevo da molto tempo
Adesso, dopo il taglio, 
andavamo di fretta
perché dovevamo uscire, 
io e la mamma,
con mio fratello che ci attendeva,
per andare da qualche parte
Stavo bene
Con la barba drasticamente ridotta di dimensioni
mi sentivo tornato a far parte 
del consesso civile
ma - soprattutto -
mi sentivo ringiovanito
di qualche decennio
Ero tornato ad essere
come un esserino implume,
appena un pulcino,
con tutta la vita davanti
come se avessi bevuto
alla fontana della giovinezza,
traendone ristoro
Capivo che il grande orologio del tempo
aveva cominciato a scorrere all’indietro
e vedevo davanti ai miei occhi
il serpente mitologico
che si morde la coda
divorando se stesso

Illustrazione tratta da Pierino il Porcospino

Il "gran sartore", ma anche l’immagine del forbicione, mi hanno fatto venire in mente la storia del bambino che si succhia i pollici di Heinrich Hoffmann
Questa versione è nella traduzione di Gaetano Negri (1882)

 

Dice la mamma: “Mio buon Corrado,
Per pochi istanti io me ne vado,
Vo’ che tu sia studioso e buono,
Non far disordine, non far frastuono.
E guai se il pollice succhiar vorrai!
In modo orribile ten pentirai.
Tu non l’aspetti, ma, di soppiatto,
Entrerà il sarto tutto ad un tratto,
Taglierà il pollice col forbicione,
Come se panno fosse o cartone”.
La mamma appena la soglia tocca,
Ed ecco il pollice è nella bocca!
S’apre la porta ed il sartore
Entra a gran salti pien di furore.
Col forbicione, zig zag, recide
Al bimbo i pollici; il bimbo stride,
Invan, ché il sarto se n’è già andato
Col forbicione insanguinato!
La mamma attonita e sbigottita
Vede Corrado senza due dita,
E quei due pollici, così tagliati,
Mai più a Corrado son rispuntati

 

(Da Le storie di Pierino Porcospino)

Il taglio della barba
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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