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18 febbraio 2023 6 18 /02 /febbraio /2023 10:29
John Scalzi, L'ultima colonia, Gargoyle

L’ultima colonia di John Scalzi (The Last Colony, nella traduzione di B. Tavani), pubblicato da Gargoyle (collana Extra), nel 2014, è il terzo (apparentemente quello conclusivo) romanzo della trilogia, nota con il titolo di “Old Man’s War”, i cui primi due capitoli sono stati “Morire per vivere” (2012) e “Le brigate fantasma” (2013), ambedue pubblicati da Gargoyle.
Protagonista delle tre storie è l’anziano John Perry che, per evadere da una Terra sovraffollata e in declino, decide di arruolarsi nelle Forze di difesa Coloniale, per visitare altri pianeti, ma soprattutto per ricevere un nuovo corpo potenziato, forte e giovane.
In questo terzo capitolo, dopo molte avventure, ritroviamo John Perry in un pianeta coloniale chiamato Huckleberry, assieme alla moglie Jane e alla figlia ancora piccola (ma molto saggia) Zoe.
La loro pace bucolica viene di colpo interrotta quando viene loro richiesto di partecipare alla colonizzazione di un nuovo pianeta e di assumervi la funzione di governatori.
Con riluttanza, i due accettano, ma nella richiesta che hanno ricevuto - come scopriranno in seguito - sono nascosti dei lati oscuri e dovranno destreggiarsi non poco per salvare la propria vita che diviene il fulcro di una grande battaglia tra forze opposte.
Alla fine John e Jane ce la faranno e decideranno di fare ritorno alla Terra, loro pianeta di origine, dopo venti anni di assenza, che però per loro sono stati l’equivalente di molte vite.
Per coloro a cui piace la SF, ovviamente.


La mia recensione a “Morire per vivere”
 

La mia recensione a “Le brigate fantasma”
 

(Risguardo di copertina) Dopo anni passati a combattere per le Forze di Difesa Coloniale come soldato artificialmente potenziato, John Perry ha infine trovato un'oasi di pace in un universo violento. Un piccolo pianeta periferico dove vive con moglie e figlia servendo l'Unione Coloniale come semplice difensore civico. Un giorno però il passato bussa alla porta della sua fattoria: John e Jane, anche lei ex soldato delle FDC, sono stati scelti per guidare la colonizzazione di un nuovo pianeta in un'operazione che si prospetta da subito di grande importanza strategica per il futuro dell'Unione. I due non ci impiegheranno molto a capire che nulla è come sembra e che la nuova colonia è solo una pedina in un gioco di potere interstellare fra la razza umana e gli alieni, in bilico fra diplomazia e azioni di rappresaglia militare. John Perry dovrà districare una fitta rete di menzogne per salvare se stesso e la gente di cui è responsabile, impedendo che la loro finisca per essere l'ultima colonia del genere umano.

John Scalzi

L’autore. John Scalzi (Fairfield, 10 maggio 1969) è uno scrittore e blogger statunitense conosciuto soprattutto per i suoi romanzi di fantascienza.
Le sue opere di narrativa maggiormente note appartengono alla serie di Old Man's War, per la quale ha ricevuto due candidature al premio Hugo per il miglior romanzo, che in seguito ha vinto nel 2013 per Uomini in rosso (Redshirts, 2012). Ha vinto il premio John W. Campbell 2006 come miglior nuovo scrittore.

Autore bestseller per il New York Times, ha vinto nel 2006 il premio John W. Campbell come miglior esordiente. Candidato tre volte all’Hugo con la serie Old Man’s War, si è aggiudicato il prestigioso premio con Uomini in rosso. I diritti di Il collasso dell’impero sono stati acquistati dalla Working Title TV, produttrice di numerose serie tv di successo. Dopo la trilogia Interdependency, composta da Il collasso dell’impero, Lo stallo dell’impero e L’ultima imperatrice, e lo standalone The Kaiju Preservation Society – Gli ultimi di una razza, arriva L’eredità di Charlie, adattamento per Paramount Pictures e la Maximum Effort dell’attore e produttore Ryan Reynolds.
I suoi libri sono stati pubblicati in Italia ada Gargoyle e successivamente da Fanucci.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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