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Sono partito da casa alle 18.00 circa nel pieno sole del pomeriggio estivo
Con la bici che dovevo portare sino alla casa di Via del Pesco a Cardillo dove si sono trasferiti a stare mia moglie e mio figlio Gabriel: avevo pensato di farmi accompagnare al ritorno, oppure - in alternativa - di prendere il treno che collega Palermo con l'aereoporto e che fa sosta proprio dietro casa loro
Ho percorso tutta la strada sotto il sole, pedalando e sgobbando
Sono arrivato e loro non c'erano
Non avevo portato con me le chiavi, confidando sul fatto che fossero a casa
Ho parlato con la nonna della compagna di scuola di Gabriel che abita nello stesso condominio
Gentilmente mi ha aperto il portone e così ho potuto riporre la bici all'interno, davanti all'ingresso dello scantinato
Quindi, sempre nella calura, mi sono diretto alla stazione Trenitalia Palermo Cardillo per apprendere che il prossimo treno in direzione di Palermo Notarbartolosarebbe passato alle 19.17. Ed erano ancora le 18.35Si prospettava una lunga attesa.
Nel frattempo, ho provato a fare il biglietto alla macchinetta distributrice, ma non ci sono riuscito: delle due una, o la macchina era malfunzionante, oppure ero io a sbagliare la procedura. Malgrado i miei tentativi, nel momento in cui avrei dovuto pagare (provavo ad inserire le monete) non riuscivo a farlo. Mistero!
Impossibile indugiare lì
Sì, c'erano delle accoglienti panchine, ma quelle sul binario dove avrei dovuto attendere erano in pieno sole
No, non era possibile!
La pregustata attesa, seduto in panchina, a leggere, non era affatto realizzabile
Quindi, me ne sono andato: ero assetato e desideravo qualcosa di fresco
Mi sono incamminato verso il Bar Gardenia, storico, sulla strada principale - tuttora Statale - per Trapani, anche se affogata nelle case e negli agglomerati residenziali
Mi sono concesso un bel gelato dissetante: una coppetta mista anguria e limone (costo: €2,50)
Me la sono goduta tutta
Quindi mi sono riavviato verso la stazione
Qui sono riuscito a fare il biglietto: ma non ho potuto pagare con la moneta, ho dovuto per forza usare il bancomat, per pagare l'obolo richiesto (€1,70)
Mi ha aiutato in questa bisogna una ragazza dal forte accento agrigentino, che era per tutto il tempo con l'orecchio incollato al telefonino e che era reduce dall'aver partecipato ad un concorso nazionale per l'assunzione di impiegati ministeriali, da quanto ho capito carpendo il contenuto della sua conversazione
Nell'attesa dell'ultima manciata di minuti prima del passaggio del treno proveniente da Punta Raisi mi sono potuto accomodare sulla panchina, finalmente in ombra e sono riuscito anche ad aprire un libro che avevo nel mio zainetto e leggerne alcune pagine.
Il treno è arrivato puntuale come un orologio... mi ci sono imbarcato e in 12 minuti come promesso dal tabellone sono sceso alla Stazione Notarbartolo, da dove in cinque minuti a piedi ero a casa.
E' stata una piccola avventura di viaggio, con tutti i suoi imprevisti e con le soluzioni da adottare. Mi ha rinfrancato: nel senso che, siccome negli ultimi anni, ho poco viaggiato, mi ha dato l'ebbrezza di farmi sentire - anche se soltanto per un paio d'ore - "on the road"
Il bello - nei viaggi - è proprio questa cosa qui: riuscire a sfruttare in modo creativo i contrattempi e i tempi morti, facendoli diventare qualcosa di vivo
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