Ecco, ho scritto questo post su Facebook ai primi di luglio del 2021. Poi mi sono dimenticato di pubblicarlo su questo blog. O meglio, mi ero riproposto di farlo, ma poi è rimasto in bozza sino ad ora. Lo lancio adesso, a distanza di un anno. Meglio tardi che mai.
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L'altro giorno (ero in campagna) ho aperto uno stipetto per prendere qualcosa che mi serviva per la cucina
Nel richiudere lo sportello, ho avvertito un brusco movimento.
Cos'è cos'è?
Mi sembrava di sentire quasi un rimestio, una vibrazione.
Un insetto? Boh! Una scolopendra? Boh!
Ho guardato a terra e c'era una specie di vermicello che si agitava freneticamente, quasi fosse percorso da una corrente elettrica
Mi sono spaventato
ho pensato ad un qualche insetto velenoso a me sconosciuto
oppure ad un alien nella sua seconda fase metamorfica
Spinto dall'impulso all'autodifesa, ma anche animato da un timore cieco ed irrazionale, ho preso a percuotere la "cosa" con la suola della ciabatta
Ma per quanto colpissi, l'essere risultava coriaceo e continuava ad agitarsi, frenetico.
Alla fine l'ho avuta vinta. Il vermicello, così l'ho vedevo nella penombra della stanza, è rimasto finalmente inerte, sul pavimento.
Ho raccolto la "cosa" con un ramaiolo per esaminarlo meglio. Ho voluto evitare qualsiasi contatto fisico con qualcosa che potesse essere potenzialmente velenoso.
E cos'era se non la coda mozza di un piccolo geco?
Evidentemente il movimento di apertura/chiusura dello sportello aveva mozzato la coda di un gechino lì appostato, in attesa di prede di cui sfamarsi.
Mai avevo visto in prima persona di questo fenomeno di cui, naturalmente avevo letto la descrizione, quello secondo cui
in situazioni di pericolo, lucertole ed altri rettili imparentati sono capaci di liberarsi cedendo un arto o una coda che siano rimasti imprigionati in una trappola.
Il fenomeno, detto "autotomia", così viene descritto:
"La coda delle lucertole, assai lunga, si assottiglia gradualmente nella parte terminale, diventando sempre più fragile: in caso di necessità, una contrazione dei muscoli caudali rapida e violenta ne consente il distacco. Tale meccanismo, definito autotomia, serve alle lucertole per sfuggire ai predatori, quali uccelli rapaci, serpenti e piccoli mammiferi: afferrate per la coda, le lucertole la abbandonano e riescono a scappare. Col tempo la parte amputata sarà rigenerata. Altri animali ricorrono all’autotomia: insetti, crostacei e aracnidi possono liberarsi delle zampe afferrate da un predatore".
E sì, avevo anche letto che la coda staccata dal corpo continua per qualche istante a muoversi di movimenti riflessi che possono essere frenetici perché sono privati del controllo propriocettivo spinale.
Poi, la coda persa ricresce, ma questo non lo so per certo.
La vix sanatrix della natura: in questo caso, un vero fenomeno!
Sarebbe bello se anche noi fossimo dotati di una simile facoltà.
Mi è dispiaciuto non aver fotografato la coda mozza prima di liberarmene.
(Piano Aci, il 1° luglio 2021)
A proposito di gechi, vedi anche:
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Quel piccolo Geco sul muro - Frammenti e pensieri sparsi
L'altro giorno (il 29 settembre 2013), mentre mi trovavo nel delizioso appartamento che ci avevano affittato per la nostra permanenza a Francavilla di Sicilia (Messina), alle prime ore del giorno ...
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