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7 ottobre 2016 5 07 /10 /ottobre /2016 08:10
(foto di Maurizio Crispi)

(foto di Maurizio Crispi)

Una volta c'erano l'abominevole uomo delle donne, oppure l'abominevole Jack the Ripper: personaggi che alimentavano le paure più profonde ed erano nell'immaginario collettivo.
Oggi, una volta perso il disincanto e svelato tuttociò che poteva essere svelato, sicché i margini per il perturbante si sono ristretti notevolmente, non cìè più nulla di abominevole che possa sorgere dal profondo di noi e perseguitarci nei sogni.
Nulla? Non, forse qualcosa sì. Nuove cose per lo più. Oggi vorrei concentrarmi sull'"abominevole" pubblicità condominiale da cui siamo perseguitati quotidianamente e che rappresenta un nostro incubo.
Lo stesso termine "pubblicità condominiale" ne connota le qualità abominevoli. Trattasi in altri termini di flyer (da quattro a otto facciate), in stampa policroma, che fanno la pubblicità ai prodotti in sconto venduti dai più diversi supermercati operanti in città, da CONAD a SIMPLY a IPERCOOP a TRONY etc etc.
"Condominiale" perchè è pubblicità destinata ai Condomini, e quindi il materiale stampato deve essere distribuito in quantità industriali.

Pubblicità condominiale (foto di Maurizio Crispi)Ogni giorno un esercito di "camminanti" forniti di zaino e di capaci trolley percorre in lungo e in largo le città e i paesi, infilando nei contenitori appositamente predisposti all'ingresso dei condomini e delle palazzine abitative quintali di questa roba.
Roba che peraltro nessuno legge o ritira, sicché per lungo tempo queste cassette risultano vieppiù intasate con festoni di carte colorate pendenti che ogni tanto - come accade sul fronte dei ghiacciai da cui imponenti pezzi si distaccano periodicamente per formare gli iceberg - si distaccano dalla massa pressante per cadere per terra e annegghiare il pubblico suolo di cartacce che mai vengono spazzate dai pulitori (rari) e che, più frequentemente, vengono portate a spasso dal vento.
Alcuni condomini hanno predisposto delle scritte dissuasive: "Questo condominio non accetta pubblicità condominiale", un semmi-esplicito invito a girare alla larga.
Altri subiscono passivamente l'invasione: in alcuni casi, le carte eccedenti vengono prese al volo dai padroni di cani a passeggio e utilizzate come presina e involto per gli escrementi sganciati dal loro fidato amico a quattro zampe (o, in caso di impellente ed improcrastinabile necessità anche per i propri in qualche anfratto oscuro, specie di prima mattina, quando non ci sono occhi indiscreti: ed è, per questa bisogna, carta di ottima consistenza, proprio perchè di pessima qualità).
Altri si improvvisano zelanti pulitori e periodicamente acciuffano tutta la mole di pubblicità condominiale accumulata nel contenitore per smaltirla nel cassonetto per la raccolta differenziata per la carta.
Ma é una fatica di Sisifo: non appena la buca per la pubblcità condominiale è stata restituita all'originario nitore e all'ebbrezza del vuoto, ecco che - quasi per incanto - torna ad essere piena da scoppiare, quasi che ci fossero zelanti distributori in agguato pronti a elargire i propri doni di carta di cui, peraltro, debbono sbarazzarsi prima del termine della propria giornata di lavoro, poichè il loro compenso è legato proprio alla quantità smaltita...
Timeo Danaos dona ferentes!
E' vero che la pubblicità è l'anima del commercio, ma questa pubblicità condominiale fatta porta a porta e con una simile insistenza è un vero abominio e che spreco poi!
Il nostro incubo notturno più ricorrente sta diventando quello di essere seppellito da una valanga di carta fatta di questi fogli di propaganda pubblcitaria.
Per non parlare del fatto che i costi di produzione e distribuzione di una simile enorme quantità di carta stampata li pagheremo comunque noi consumatori.
E quindi propongo una campagna per abolire l'abominevole pubblcità condominiale!

Le foto che corredano l'articolo sono di Maurizio Crispi

Le foto che corredano l'articolo sono di Maurizio Crispi

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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