In un giorno di pioggia è stata portata via ai suoi familiari e a ai suoi amici Tania Valgarnuera, artista e lavoratrice presso un Call center di Palermo.
Domenica 17 maggio 2015, mentre si recava al lavoro - all'attraversamento sulle strisce pedonali di Viale della Libertà, all'angolo con via Simone Cuccia -è stata travolta da un FIAT Doblò guidata a velocità sostenuta. Il guidatore del mezzo, Pietro Sclafani, visto l'accaduto, è sceso dal veicolo ed è fuggito a piedi, per essere fermato poco dopo non senza avere opposto resistenza agli agenti di Pubblica Sicurezza che si erano messi al suo inseguimento.
Per la giovane donna, riversa sull'asfalto non c'è stato nulla da fare e il personale del Pronto intervento, sopraggiunto sul posto, ne ha soltanto potuto constatare il decesso.
E' una di quelle notizie crude e violente che si è costretti a fronteggiare e che non si vorrebbe mai dover sentire: rimarranno per sempre impresse nella memoria, le immagini di quel povero corpo riverso sotto il marciapiedi e pietosamente coperto da un telo in attesa degli adempimenti necessari.
Colpisce il contrasto tra la giovane Tania, versata nelle attività artistiche e creative e lavoratrice di call center per necessità, radiosa e sorridente, e l'investitore di cui è stato accertato lo stato di intossicazione con sostanze stupefacenti e che per un numero incredibile di volte é già stato sanzionato per eccesso di velocità e guida pericolosa.
L'investitore andrà al processo per direttissima e, intanto, ne è stato convalidato lo stato di arresto, vista anche la tendenza alla reiterazione del reato.
Nel prosieguo dell'azione penale c'è da sperare che gli venga erogata una pena commisurata al danno e dolore che ha provocato; e si spera anche che non debba uscirsene per il rotto della cuffia con una pena risibile e poter così tornare a fare altri danni.
L'incrocio dove è avvenuto il triste fatto pone ai pedoni dei seri problemi di attraversamento, tant'è che gli abitanti dei condomini circostanti e gli operatori del call center e di altri uffci ubicati nel grande palazzo di vetro all'angolo tra Viale della Libertà e Via Cordova hanno più volte fatto una petizione al Comune di Palermo per l'installazione di un semaforo a chiamata, richiesta sempre disattesa sulla base di fantomatici "problemi tecnici".
Cose che accadono a Palermo.
Rabbia e dolore. Il giorno dopo la morte di Tania Valguarnera, travolta e uccisa ieri in via Libertà mentre stava attraversando per andare a lavorare al call center, i colleghi hanno organizzato un sit in per chiedere più sicurezza per i pedoni.
In circa 300 hanno si sono dati appuntamento alle 9.00, poi intorno alle 9,45 (orario dell'incidente) hanno bloccato la strada e tenuto un minuto di silenzio in ricordo di Tania. Ai bordi del marciapiede i colleghi della donna hanno esposto uno striscione dedicato a Tania, sopra a un mazzo di fiori bianchi
Nell'occasione è stata presentata una petizione per chiedere il cambio dei sensi di marcia in via Cordova e in via Simone Cuccia e un semaforo pedonale, proposte che mercoledì dovrebbero approdare in consiglio comunale. "La richiesta di istituire un semaforo pedonale a chiamata - ha dichiarato il presidente dell'ottava circoscrizione Marco Frasca Polara - era stata avanzata durante la precedente consiliatura, ma il parere tecnico preventivo e vincolante da parte dell'ufficio traffico è stato negativo per ragioni tecniche".
"Assistiamo spesso ad incidenti se pur meno gravi in quel tratto di strada - spiega in una nota Eliana Puma, Rsu Fistel Cisl Palermo Trapani -, spesso nostri colleghi hanno riportato ferite, ci auguriamo che la proposta in consiglio trovi subito l'approvazione".
L'ultimo saluto a Tania è stato dato il 18 maggio, alle 11.30, nella chiesa di San Giovanni Maria Vianney Curato d'Ars a Falsomiele.
Nella sera del 17 maggio sono stati completati gli esami tossicologici ed è stato accertato che Sclafani aveva assunto una dose notevole di stupefacenti. Secondo indiscrezioni, l’uomo, al momento dell’incidente, stava anche parlando al telefono. Oggi è previsto il processo per direttissima
Il processo per direttissima verrà celebrato il 18 maggio, in cui il pirata della strada è accusato di omicidio colposo, omissione di soccorso e resistenza a pubblico ufficiale.Nel 2014 gli era stata già ritirata la patente per eccesso di velocità, il documento gli era stato poi riconsegnato, ma avendo “collezionato” ben trenta contravvenzioni per guida troppo veloce, era stato avviato un nuovo iter di sospensione della patente.
Morte di Tania Valguarnera, convalidato l'arresto di Pietro Sclafani
Convalidato l'arresto di Pietro Sclafani, che andrà in carcere in attesa del processo. Questa la decisione presa oggi dal giudice Daniela Vascellaro, della terza sezione penale dopo 4 ore di camera di consiglio. Al panettiere di 49 anni, che ieri mattina in via Libertà ha travolto e ucciso Tania Valguarnera, non sono stati concessi gli arresti domiciliari con il "braccialetto elettronico". Così come richiesto dagli avvocati difensori, Marco Lo Giudice e Ninni Reina. L'accusa era rappresentata dal pm Renza Cescon. L'uomo, che ha trascorso la notte nelle camere di sicurezza della Questura, è accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso.
Oggi poco dopo le 12 ha avuto luogo l'udienza di convalida per "direttissima". "Sono addolorato e penso solo alla ragazza e ai suoi familiari". Queste le parole che, secondo il legale Ninni Reina, ha detto al giudice Pietro Sclafani. L'uomo, che ha una figlia di circa 25 anni, dopo aver investito la vittima col suo Fiat Doblò bianco - secondo il racconto dei colleghi di Tania che hanno assistito alla scena - si è fermato, è sceso dal mezzo ed è fuggito dopo aver visto il cadavere della donna sull'asfalto. Inseguito dalle volanti della polizia, è stato bloccato poco dopo e arrestato. Ieri i vigili urbani hanno acquisito il filmato dell'incidente, ripreso dalle telecamere di un bar.
Il narcotest. Dubbi sul fatto che avrebbe assunto droghe pesanti nell'ultimo periodo. "Gli esami tossicologici da noi effettuati - hanno spiegato dalla Questura - hanno evidenziato che avesse assunto ecstasy e anfetamina. Non sappiamo però dire al momento quando abbia preso l'ultima dose". I familiari però non ci stanno. Escludono che Sclafani possa avere assunto droga. E spunterebbe - a detta loro - un'anomalia: "I test alle urine hanno dato esito negativo, mentre quelli al sangue sono risultati positivi. C'è qualcosa che non funziona". Un ulteriore esame delle urine sarà effettuato nei prossimi giorni, per confermare o confutare l'ipotesi degli stupefacenti.
Recidivo. Il "curriculum stradale" di Sclafani menziona una serie di multe per eccesso di velocità. Nel 2014 gli era stata ritirata la licenza di guida, poi comunque riconsegnata. Ma avendo infranto il Codice della strada numerose volte, sempre per avere superato i limiti, lo scorso 13 maggio era stato avviato nei suoi confronti un nuovo iter che avrebbe portato alla sospensione della patente. Ma oggi, chi lo difende, sostiene che queste multe non siano tutte responsabilità sua. "Si tratta di infrazioni commesse col furgone aziendale. Multe che Sclafani ha pagato, ma non è vero che in tutti questi casi al volante c'era lui". Ieri il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, a caldo, aveva dichiarato: "Chiederemo per lui una pena esemplare".
"Morte" (Terracotta di Tania Valguarnera. Era una scultrice, Tania, e credeva nella possibilità di trasformare le cose: modellava l’argilla e dava forma al suo sentire, lo toccava, lo rendeva visibile. Una fra tutte le sue opere colpisce tanto: quella che si chiama “Morte”. Raffigura una giovane donna, distesa come forse era lei stamattina dopo l’urto. Così sono gli artisti: sentono le cose. I giornalisti invece le scrivono soltanto. Non ne aveva “gemellini”, Tania, no. Ma forse a leggerlo colpisce di più. Morte
Lavorava in un call center ma aveva una grande passione Tania Valguarnera la giovane uccisa questa mattina da un pirata della strada: la scultura.
Aveva creato una pagina Facebook dove pubblicava le foto delle sue creazioni: sito di arti e discipline umanistiche. Aveva pubblicato un album vita e un album foto morte. In quest’ultimo è raffigurata una donna distesa morta e una citazione di Osho “Diventi parte della terra: il tuo corpo scompare nella terra, il tuo respiro svanisce nell’aria, il tuo fuoco ritorna al sole, la tua acqua agli oceani e il tuo cielo interiore s’incontra con quello esteriore. Questa è la morte”.
Tania Valguarnera ha frequentato il Liceo Artistico statale Damiani Almeyda, e nel 2004 consegue la maturità artistica di 2° sezione (architettura) e, dopo il corso integrativo, si è iscrita all’Accademia di Belle Arti di Palermo alla cattedra di Scultura del maestro Salvatore Rizzuti.
Contemporaneamente, nel 2006 si è iscritta alla scuola di formazione professionale Arces, dove consegue la qualifica di Tecnico nella lavorazione dei metalli preziosi (progetto Telamp), e dove apprende tecniche di lavorazione quali fusione, saldatura, incisione, incastonatura, lucidatura, limatura, cesello, traforo e messa in piombo.
Nello stesso anno partecipa al concorso “Premio Comandante Giorgio Lupo”, istituito dall’associazione provinciale orafi – argentieri ed affini della provincia di Palermo e organizzato dalla Camera del commercio. Nel 2012 ha conseguito il diploma accademico di I° livello in Arti Visive e discipline dello spettacolo, indirizzo Scultura. Nel 2014 ha partecipato alla prima edizione del concorso intitolato a Liliana Nocera, ed è stata selezionata tra i finalisti dalla giuria, tra cui Francesco Poli (critico d’arte e curatore internazionale), per la mostra “Giovani scultori alla Permanente” di Milano.
Frequentava il Biennio specialistico in Arti Visive – Scultura presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo. “Partendo dal tradizionale studio anatomico della figura umana – ha detto Tania Valguarnera – ho sfruttato questo come strumento di espressione di stati d’animo e riflessioni intorno all’esistenza nella sua complessità, e al rapporto con l’alienante conformismo dei nostri giorni che ci vede costretti, a volte, a occultare i propri desideri per “sopravvivere” allo squallore del quotidiano”.
Tra le sue opere, una donna in una postura solida, radicata nella terra e nella propria interiorità, addenta la propria treccia di capelli per quel mal sopportare di restrizioni alla propria libertà. Un radicamento o aderenza alla realtà, una condizione di inattività, lontana dal progresso, che porta inevitabilmente anche alla morte interiore.
Anche il piccolo gruppo scultoreo dei bambini con palloncini, che apparentemente comunica tenerezza e giocosità, cela una riflessione sulla delicatezza di quella fase di transito, quale è l’infanzia, come periodo fondamentale alla plasmabilità della personalità e autostima proprie.
Le sue opere sono idee che si materializzano in sculture di varie dimensioni, materiali (terracotta, gesso, pietra, vetroresina) e tecniche plastiche (da bassorilievi a sculture a tutto tondo).
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Tania e la passione per la scultura Le opere della giovane investita
Lavorava in un call center ma aveva una grande passione Tania Valguarnera la giovane uccisa questa mattina da un pirata della strada: la scultura. Aveva creato una pagina Facebook dove pubblicava le
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Un minuto per Tania Valguarnera | Facebook
Io ho conosciuto Tania .l ho conosciuta esattamente quando ha acquistato l abito da sposa dove lavoro io. Quando scrivevo i suoi dati e le ho fatto il contratto si vedeva subito che era una ragazza
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