Strade vuote,
pochi passanti soltanto,
illuminate da fiochi lampioni
Saracinesche serrate
negozi ormai chiusi
da tempo
Antichi monumenti
sfregiati da graffiti rozzi
i marmi rotti
l'arenaria corrosa
liberano attorno a sè
solennità
ma il loro respiro
ha il sentore della corruzione
Solo le vetrine scintillanti
dei negozi degli extracomunitari
pieni di mercanzie esotiche
gettano sprazzi di luce vivida
sui marciapiedi
ma malgrado la luce
rimangono vuoti
nessuno vende
nessuno compra
Dai vicoli arriva
sentore di muffa,
di umidità stagnante
di monnezza
e decomposizione
Eppure nella decadenza
c'è vitalità
una mescolanza inestricabile
di vita e di morte
C'è anima
Molta di più di quella che si trova
nella vita asettica
di plastica e finzione
dei centri commerciali
In ricordo di una passeggiata nel centro storico il 30 ottobre 2013 con Maureen e Babacino.