In Sicilia, è tempo di elezioni...
I soliti rituali si fanno stringenti... E' cominciato l'attacchinaggio autorizzato e quello "selvaggio".
Faccie note e da censurare fanno la loro comparsa in gigantografie stradali, poster, affiche, volantini...
Gente che si attribuisce frasi insulse o altisonanti dietro le quali si cela un drammatico vuoto di idee e d'intenti.
Ti dà il voltastomaco accorgerti che tanti con quelle facce ipocritamente sorridenti e finto-rassicuranti - sono i soliti "noti" a riproporsi: chiacchierati, indagati, processati e condannati che, non appena è tempo di elezioni, non esitano a venire fuori dalle fognature in cui se ne stanno rintanati come topi che sentono odore di cibo.
Viene da vomitare: per resistere al lezzo ci vogliono stomaci veramente forti.
Ci cadono addosso a pioggia slogan che sembrano studiati per spot televisivi di prodotti commerciali e vari oggetti di consumo.
Menzogne vengono dispensate a piene mani.
Il capolavoro. la gigantografia che raffigura uno dei candidati alla Presidenza della Regione che si ripropone.
Cerca di presentarsi nella foto come un cittadino rispettabile, ma la "mpigna" (come diciamo noi siciliani, in dialetto) da "puérc" (senza nessuna offesa per il maiale che è animale dotato di sentimenti e di affettività, come dimostra J. M. Masson in uno dei suoi studi sull'emotività e gli affetti degli animali domestici, dal titolo "Il maiale che cantava alla luna. La vita emotiva degli animali da fattoria" Il Saggiatore, 2005) non gliela può levare nessuno, nemmeno con molti e ripetuti lavaggi e ritocchi fotoshop.
Lo slogan dice con presunzione ed arroganza: "Sogno siciliano", vale a dire che "tutti" i Siciliani sognano di essere governati da uno che è come i governanti che si ritrovano ad avere gli animali da fattoria di cui racconta Orwell che, dopo aver infranto le catene delle schiavitù e dopo "libere" elezioni, si ritrovano tristemente sottomessi al governo di grassi maiali plutocrati.
E tale presunzione è senz'altro una grave offesa per quella parte dei Siciliani che cercano di rimanere cittadini onesti.