Il 27 dicembre 2011, verrà scoperto a Ribera un gruppo scultoreo dedicato allo statista Francesco Crispi (1818-1901) per commemorarne la figura complessa e poliedrica di patriota, giurista, politica e statista.
Ciò avviene nella dirittura finale dell'anno che ha visto le celebrazioni del Centocinnquantenario dell'Unità d'Italia, quasi per rimediare ad una grande rimozione cui venne sottoposto Francesco Crispi nella memoria pubblica riberese e siciliana in genere, forse perchè gli storiografi dell'immediato dopoguerra videro in lui - limitandosi ad esaminare solo alcuni aspetti del suo operare (la svolta verso il conservatorismo, le azioni repressive culminate con l'intervento dell'esercito contro il movimento dei Fasci Siciliani, la politica di espansionismo coloniale tragicamente esitata nella sconfitta di Adua - una figura che in qualche modo anticipava alcuni temi propri del fascismo, (tanto da indurre una parte della critica storiografica da considerarlo quasi un proto-dittatore), dimenticando invece tutti gli altri aspetti: quello del fervente patriota, dell'instancabile divulgatore di idee e fermenti nuovi, dell'abile stratega politico capace di mettere insieme volontà ed intenti, catalizzando le azioni da intraprendere, dell'organizzatore della logistica dell'impresa dei Mille, ma anche le azioni di riformatore sociale (sua la legge che sanciva il diritto di sciopero, sue le leggi tuttora in larga parte vigenti sulla previdenza sociale e sul sistema pensionistico)
Ribera, con questa iniziativa (che ha visto una serie di eventi culturali tematici nel corso dell'anno, l'allestimento di una piccola mostra all'interno di uno spazio espositivo nel Municipio, una tavola rotonda che precederà la scopertura del gruppo scultoreo stesso, ha voluto riscattarsi da questo silenzio prolungato nei confronti d'uno dei suoi cittadini più illustri, andando contro corrente anche rispetto al silenzio generalizzato su Francesco Crispi in questo intero anno di celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità di Italia, di cui lui fu uno dei fautori più ferventi e uno degli autori, meritando un posto pari a quello di Mazzini, di Garibaldi, di Vittorio Emanuele II e di Cavour.
I Riberesi, complici diverse amministrazioni che si sono succedute negli anni a partire dal Dopoguerra, hanno cercato in tutti i modi rimuovere la figura di questo personaggio, arrivando, persino, a non acquisire la sua casa natale.
Ma ora, finalmente, è giunto il momento di un significativo cambio di rotta, con le iniziative intraprese dall'attuale Sindaco di Ribera, Carmelo Pace, con il supporto di Mimmo Macaluso: ne fanno fede i diversi convegni di studio organizzati o anche alcuni concorsi proposti nelle scuole per fare conoscere agli studenti ed alla cittadinanza questo illustra riberese.
In questo contesto di rinnovata attenzione attorno alla figura di Francesco Crispi, dietro sollecitazione dell'onorevole Giuseppe Ruvolo, riberese, è nata l'idea della realizzazione di un gruppo scultoreo per commemorare il patriota, lo statista (e non ultimo anche il cittadino riberese), come tardivo - ma significativo - tributo alla sua memoria.
Con la certezza di un fondo destinato all'opera, l'incarico della realizzazione dell'opera è stato affidato al Maestro Salvatore Rizzuti e si è ora giunti all'atto conclusivo di questa lunga gestazione con la cerimonia di inaugurazione.
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