Morto il suo datore di lavoro e rimasto senza casa, Chance deve andarsene e, assieme ai pochi effetti personali e i pochi ricordi di una vita semplice, porta con sé il telecomando del suo apparecchio televisivo.
Si ritrova - come è prevedibile, vista la sua naïveté e la sua totale inesperienza sulle cose del mondo che, mentre lui se ne stava nel claustrum rassicurante del suo giardino, è andato avanti, per lui sino al limite dell'incomprensibilità, in situazioni paradossali e, per uscire dagli impicci, facendo riferimento alla passione che profondeva nella cura de "suo" giardino, utilizza delle metafore botaniche che, nelle più diverse situazioni, assumono un carattere quasi oracolare, se non suonano addirittura come affermazione apodittica enunciata un maestro zen che cerca di spingere il suo allievo al satori.
Viene notato da qualcuno che conta e finisce con il diventare il consigliere del Presidente degli Stati Uniti, con un'enorme amplificazione da parte dei mass media per cui, con le sue frasi enigmatiche e fuori contesto che vengono prese per pillole di sapienza filosofica, finisce con il diventare il guru della nazione.
Il film "Oltre il Giardino" era stato tratto dal romanzo del polacco Jerzy Kozinski (a cui nell'occasione venne affidato il compito di scriverne la sceneggiatura), il cui titolo originale fu "Presenze" (in lingua originale: "The Being There"), pubblicato nel 1971 e, in traduzione italiana, nel 1973.
Poi, nuovamente l'oblio.
Arriva quindi benvenuta, dopo anni di silenzio, una nuova edizione, questa volta per i tipi della Minimum Fax del romanzo che, questa volta, per riconnetterlo proprio al film che lo lanciò (in particolare al pubblico italiano), porta come titolo "Oltre il Giardino" (e, nella copertina, l'immagine di Peter Sellers nei panni del candido e enigmatico personaggio da lui interpretato).
"Un personaggio memorabile, come Don Chisciotte e il Bartleby di Melville" (Giorgio Vasta)
(Dalla scheda di presentazione del volume) Chance, venuto al mondo per caso e orfano dalla nascita, vive un’esistenza modesta e appartata curando il giardino di un anziano signore che lo ha accolto in casa. Il suo unico contatto con l’esterno è rappresentato dalla TV, che guarda senza sosta, imitando passivamente ciò che vede sullo schermo.
Costretto ad abbandonare la casa dopo la morte del vecchio, Chance conosce il magnate Benjamin Rand, direttore di un istituto finanziario collegato al governo.
L’ingenuità di Chance, che sa esprimersi soltanto con immagini tratte dal giardinaggio, viene scambiata per saggezza filosofica; e quando il presidente degli Stati Uniti cita il suo nome pubblicamente, Chance acquista un’improvvisa notorietà: ricercato dalla stampa come commentatore politico, da semplice giardiniere assurge al ruolo di guru della nazione...
Originalissimo romanzo satirico sulla società dei mass media, Oltre il giardino si è imposto tra i classici della cultura americana grazie anche a una fortunata trasposizione cinematografica, nella quale il giardiniere-filosofo ha il volto imperscrutabile di Peter Sellers.
Il volume edito da Minimum Fax è arricchito dalla prefazione dello scrittore Giorgio Vasta .