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14 settembre 2012 5 14 /09 /settembre /2012 09:21

Mondello settembrina dopo la pioggia - Foto di Maurizio Crispi

 

Ha piovuto, a spizzichi e a bocconi per tutto il giorno. 
Poi, alla fine, nel pomeriggio, è venuto giù un bel temporale.
L'aria di Mondello era pulita, lavata dalla pioggia da ogni traccia di polvere e quindi trasparente.
La coltre di nubi sospinta dal vento si era già aperta, lasciando grosse zolle di cumuli a navigare all'orizzonte, con il sole al tramonto che con i suoi ultimi raggi si sinsinuava di essi tingendoli di un morbido colore rosato.

Mondello deserta, ad eccezione di frettolosi affittuari di cabine (le "capanne", come vengono chiamate da noi: "cabine" é una parola dal sapore troppo nordico, non adatta ai nostri climi) che ritiravano le proprie masserizie estive (e paraphernalia), visto che dal giorno dopo (il 15 settembre) per l'Italo-belga (la società che più di un secolo detiene una sorta di monopolio sulla spiaggia di Mondello Valdesi) scatta ufficialmente la fine della stazione balneare.
E bisogna smammare.
Un mesto addio alla stagione mondellana con il fresco e l'umidità della recente pioggia.
Un addio all'estate, mentre dei cani senza collare e senza guinzaglio ospiti permanenti del lungomare trotterellavano impettiti, consapevoli di essere tornati nel pieno possesso del loro dominio.
Anche la borgata marinara é insolitamente deserta: la pioggia ha fatto fuggire tutti e ha distolto gli extracomunitari dall'esporre - come ogni pomeriggio - le proprie mercanzie e paccottiglie varie sul lungomare.
Intanto è calata la sera, anche troppo velocemente, complici le nubi che ancora affollano il cielo; il mare s'è fatto sempre più scuro e le luci sono diventate brillanti come stelle.
Le nuvole in alto riflettevano il colore di quelle luci e anche la roccia della montagna ha assunto delle intense tonalità dorate,surreali.
Ho percorso il lungomare ancora più deserto che all'andata, ad eccezione di sparuti podisti intenti nella loro fatica quotidiana.
Quando sono arrivato al punto di partenza, sotto la luce gialla di un lampione, una ragazza dai capelli biondi se ne stava tutta rannicchiata, a piangere.
Io non so perché.
L'essenza stessa della solitudine e dello sconforto.
Avrei voluto chiederle: "Perchè piangi? Cosa ti rende triste?".
Ma non l'ho fatto e sono andato via, senza trovare in me il coraggio di interrompere quella solitudine.
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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