Mondello (la spiaggia dei Palermitani) con la pioggia e con il sereno cambia volto. Ma è sempre quello stesso posto che, indifferentemente dalle condizioni meteo, conserva il suo fascino e ti parla.
Ci vai e stai lì e ascolti te stesso e il fluire dei tuoi pensieri.
Oppure, semplicemente, cammini, guardi le nuvole in cielo, osservi il mare sempre mutevole, oppure guardi il monte che, a seconda delle condizioni di luce, ti può apparire benevolo o arcigno.
Te ne stai ad ascoltare il picchiettio della pioggia, oppure - se ne hai voglia - ti immergi nel flusso di gocce che cadono giù dal cielo corruscato e nella nuvola di salsedine in minute goccioline trasportata dal vento furioso.
Te ne stai, godendo del rombante ruggito dei marosi.
E ogni volta ringrazi per avere un posto simile a portata di mano.
A giudicare dalle prima foto che correda queste riflessioni, potrebbe sembrare che io abbia dormito in auto, aspettando che la pioggia avesse fine per poter uscire dall'auto e fare una bella passeggiata rasserenante...
Certo, chi vuole è liberodi pensarla così, in effetti potrebbe essere proprio così che sono andate le cose...
E' vero...
Romanticamente, ho atteso seduto in macchina, in attesa che sorgesse un nuovo giorno pieno di sole e di azzurro.
La passeggiata che poi ho fatto ha riscattato il grigiore della sera e quell'uggiosità greve che mi era entrata nelle ossa, con il ripetersi di paesaggi e di vedute già tante volte visti eppure sempre nuovi.
Ma ogni tanto mi sono scappate delle foto in BN: il giusto contraltare alla meraviglia della bella giornata e l'appropriato tributo ai mezzi toni grigi del giorno prima.
E, con il dono finale di un albero carico di frutti di melograno già aperti che con il loro rosso vivido occhieggianti dal muro di confine del terreno privato di un villino, ho ricevuto un segno di buon auspicio e una bella ventata di allegria... Anche se i frutti già aperti con il loro ventre di chicchi rossi preannunciava in qualche modo la fine e la perdita...
Ma è sempre così, in ogni cosa è contenuto sempre tutto, l'inizio e la fine, l'alfa e l'omega...
Basta saper guardare e non tirarsi mai indietro davanti a niente...
Raffiche sul mare,
franngenti bianchi di spuma,
sfioccata in tenui merletti
Monte Gallo,
fosco,
emerge dalla grigia coltre
di spruzzaglia d'acqua salsa
Fantasmi,
ombre vaganti
nella luce tremula dei lampioni
In pochi esigui segni
è iscritto il mistero di tutto
Sono pronto ad avventurarmi
nel gorgo del tempo,
dove il passato e il futuro
si annullano
Sono pronto,
anche se per questo
non si può mai essere
del tutto pronti
Effetti piroclastici
del sole che verrà