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14 luglio 2014 1 14 /07 /luglio /2014 06:21

L'uomo sbagliato. Una storia estrema di follia amorosa e di stalking(Maurizio Crispi) In generale i romanzi di John Katzenbach mi piacciono molto, anche se - in linea di massima - sono un po' "bulky" e farraginosi.

Ma gli intrighi sono interessanti e la macchina narrativa è, di solito, ben costruita.
L'Uomo sbagliato (Fazi, 2014) è la storia di un "amore" e di una persecuzione estrema e dei modi in cui la vittima riesce alla fine a liberarsene.


Ashley Freeman è un’attraente e dotata studentessa di storia dell’arte. La sua è una vita normale fino a quando, complice l’alcol, trascorre una notte con uno sconosciuto, Michael O’Connell. Tutto per lei e i suoi cari è destinato a cambiare, perché Michael è da allora posseduto da un’ossessione: stare con Ashley, per sempre, a ogni costo. A nulla servono i rifiuti della ragazza, e le intimidazioni non fanno che fomentare il suo violento desiderio. Come un rabbioso e scrupoloso predatore, l’uomo mette sotto assedio l’esistenza della sua preda e trascina nella sua ragnatela la famiglia che cerca di proteggerla, in una spirale di minacce e infamanti menzogne, costruite grazie alle anonime armi di Internet

Di Katzenbach, ho già letto (ma in lingua originale) il successivo e più recente "Red 1-2-3" ancora non pubblicato in edizione italiana, in cui - cambiando i personaggi e le situazioni la storia e le soluzioni adottate dai protagonisti per venire fuori da una "persecuzione" che assume dei risvolti letali sono alquanti simili, almeno in termini di schema generale (in particolare, in "Red 1-2-3", c'è un assassino seriale che è anche scrittore decide di portare a compimento il delitto perfetto, che consisterà nell'uccidere in modi diversi nello stesso giorno fissato tre donne, di età diverse ma tutte con i capelli rossi, in contemporanea scrivendo un romanzo su questa sua impresa come ha già fatto in passato: e nel percorso, adoperandosi per far "morire di paura" le tre vittime designate, quindi, in definitiva ponendosi nei loro confronti come molestatore e cacciatore in agguato nascosto nell'ombra).

Qui. l'impianto narrativo ideato dell'Autore è contraddistinto dalla soluzione - elegante - di raccontare la vicenda costruendo due storie parallele. Ciascun capitolo è il risultato della giustapposizione di un'inchiesta giornalistica in cui un personaggio anonimo indaga sui fatti accaduti alla giovane Ashley Freeman e alla sua famiglia, ottenendo via da una sua "informatrice" (di cui solo alla fine verrà rivelata l'identità) degli indizi e contattando di conseguenza una serie di personaggi "informati" sui fatti. In calce a ciascun capitolo che sviluppa la storia, in caratteri diversi - a far da contrappunto - vi sono gli esiti dell'inchiesta giornalistica e i piccoli pezzi di "verità" che il giornalista va scoprendo via via.

Alla fine, le due vicende convergono.

Perché? Non si può dire per non rovinare il pacere della sorpresa!

Per quanto concerne il contenuto L'uomo sbagliato lo si può catalogare come una storia di stalking estremo, alimentato da un'amore folle e privo di fondamento e portato avanti con ostinata determinazione con tutti i mezzi possibili, utilizzando come strumento d'offesa internet, seminando morti e feriti sulla sua strada. Michael O'Connell è veramento il distillato della figura inquitante e minacciosa dello stalker (termine che, originariamente, venne tradotto in italiano, in maniera piuttosto pertinente con quello di "segugio - o molestatore - assillante"), che è sempre nelle sue "imprese" ossessive un criminale, guidato da una implacabile e lucida follia che lo porta ad essere caccatore in agguato e predatore implacabile, con un profiling simile per alcuni versi a quello del serail killer organizzato, soltanto che lo stalker si concentra nei confronti di un'unica preda.

Come in Red 1-2-3 se ne trae la lezione che, per salvarsi la vita da un pazzo criminale (che si atratti dello scrittore serail killer o di uno stalker estremo) l'unione fa la forza, ma anche emerge prepotente una soluzione che può essere soltanto extra lege, in cui le vittime divengono esse stesse esperte nel bricolàge del delitto.


 

(Dal risguardo di copertina) Questa avrebbe dovuto essere una storia d'amore come tante, come tante nata per caso e finita senza troppi pensieri. E invece è stata una storia di morte, di terrore. Ashley Freeman è un'attraente studentessa di Storia dell'Arte, benvoluta da tutti. Dopo la scuola lavora in un museo e, nonostante qualche dubbio su cosa fare dopo il college, la sua vita scorre tranquilla verso un futuro di soddisfazioni. È con alcuni amici quando una sera, in un pub, conosce un ragazzo che le offre da bere. Michael O'Connell è alto e robusto, affascinante nei suoi modi disinvolti; lavora come meccanico ma la sua passione è l'informatica. Michael ha qualcosa di magnetico, dietro una scorza d'impenetrabilità, e Ashley commette un grave errore quando cede, quella sera, alla sua corte. Perché lui da quel momento sarà posseduto da un'ossessione sfrenata: stare con lei, per sempre, a ogni costo. A nulla servono i tentativi della ragazza di sfuggire a quel rapporto ogni giorno più opprimente. Come un rabbioso e tentacolare predatore, Michael è intenzionato a mettere sotto assedio la vita del suo oggetto del desiderio, trascinando nella sua vischiosa ragnatela tutti quelli che cercano di proteggerla. Non solo Ashley, dunque, ma anche la sua famiglia cadrà in una spirale di minacce e menzogne messa in moto grazie alle anonime armi di Internet. Come reagire a tale subdola violenza? Fino a dove l'amore può inseguire per le sue strade il male, per affermare il bene?

 

 

 

Vedi anche su "Frammenti e Pensieri sparsi" la seguente recensione del novembre 2011: Il professore. Uno psychothriller che conduce il lettore nel mondo delle perversioni online. Il Professore di John Katzenbach (Fazi Editore, 2011) è un romanzo che appartiene alla serie degli psycho-thriller,…

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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