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29 aprile 2013 1 29 /04 /aprile /2013 03:09
Il sogno dei libri rubati e dell'invasione delle formiche gigantiHo sognato che dimenticavo la chiave appesa alla porta di casa [cosa che, per la verità, mi capita di frequente].
Mi precipitavo a casa, appena mi accorgevo della dimenticanza, trafelato.
Entravo e trovavo gran parte della casa semivuota.
Andati via molti dei quadri alle pareti.
Scomparsa la mia scrivania.
Asportati quasi tutti i libri.
Ero travolto da un sentimento di profinda angoscia e, nello stesso tempo, di impotenza.
[Ho trascorso la notte in un Bed&Breakfast (in verità "Chabres d'Hotes", come dicono qui in Francia) situato in un antico casolare di campagna, con grande corte interna, capanno degli atrezzi e rimessa, proprio alle porte di Matha, una cittadina della Charente quasi "fantasma", piccola , in cui - girando per le strade - ti chiedi dove siano tutti gli abitanti, perchè porte e finestre sono tutte sbarrrate, e non vedi nessuno in giro, oppure soltanto qualche ombra fuggiasca in lontananza o qualcuno che si sporge dal davanzale della finestra per chiudere frettolosamente le imposte. Ma la cosa davvero curiosa, oltre alla mancanza quasi totale di negozi ordinari, a parte uno studio notarile, uno di teppezzerie e un altro di attrezzi agricoli, è - camminando per le vie di questa cittadina - il fatto di non sentire alcun suono, non quello di radio accese, non quello di musica riprodotta dagli impianti hi-fi, non l'eco di radiocronache calcistiche o di altri sport trasmessi in TV sull'imbrunire di un dì di festa, come sarebbe normale percepire in qualsiasi cittadina italiana, per quanto piccola, come parte ineliminabile di un brusio di fondo.
Il sogno dei libri rubati e dell'invasione delle formiche gigantiL'atmosfera che percepivo camminando lungo queste vie era quella, inquetante, di un racconto del soprannaturale oppure avrebbe potuto essere benissimo l'incipit di un buon raccont horror. Eppure i colori del tramonto erano bellissimi, un'alta chiesa vetusta di pietra si stagliava su di una piazza disegnata da una geometria di alberi potati con un accenno del verde germogliare di foglie nuove di un bl colore intenso.
Questo B&B è davvero stupefacente. La casa è lussuosa, arredata con gusto piena di mobili antichi e di arredi esotici, denotanti che i suoi proprietari hanno viaggiato - e viaggiano regolarmente - in ogni angolo del mondo. Ma, soprattutto, la dimora è piena di libri, libri stipati dappertutto nelle librerie, libri moderni e libri antichi, libri ammucchiati in ogni dove, libri accatastati, libri posati perfino sui comodini e in nei luoghi più disparati. Probabilmente questa atmosfera libresca, che mi è così congeniale, deve avermi influenzato in qualche misura].

Poco prima avevo fatto un altro breve sogno in cui io ero alle prese con un'invasione di formiche giganti che prendevano d'assedio casa ia e vedevo con vividezza le formiche che sgorgavano quasi come un fiotto d'acqua da un buco nella terra, mentre io quasi ipnotizzato da questo flusso continuo, cercavo di porre in qualche rimedio con un'insetticida spray. 
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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