La sirena di un'ambulanza o della polizia
lacera con violenza l'aria della notte
I festoni deli luci colorate sulla facciata del Dockside Hotel sono spente
Nel momento in cui il buio è più profondo,
ma tutto trascolora già nell'alba incipiente
si muore di più
E' un dato di fatto
che la Nera Signora ci ghermisca
quando il sonno è più profondo
Dopo l'urlo di quella sirena tutto tace nuovamente
la città dorme
in un silenzio di tomba
luci occhieggiano nella distanza
l'aria è ferma, senza una bava di vento
Non piove, stranamente
Sogni lontani che si fanno evanescenti:
da un po' non bussano più alla mia porta
Avrei bisogno di un dream-catcher
i sogni ci sono, invero, tumultuosi e colorati,
una notte dopo l'altra
Eppure non lasciano traccia
o sono io troppo pigo per cercare di catturarli
o devitalizzato
Forse sto scrivendo queste righe
proprio per questo scopo,
come a voler creare con le parole
un piccolo acchiappasogni portatile
nel quale sogni e desideri, paure ed orrori
rimangano impigliati e dove io possa contemplarli
Forse è perché sta arrivando l'inverno
con il buio e con il freddo
e tutto il suo corteo di dignitari tristi,
vestiti di nero come becchini
e tutto sembra cadere in letargo
e spegnersi senza più vitalità
come quelle foglie secche e ingiallite
che, una alla volta, cadono fluttuando e danzando,
vinte dalla forza di gravità
C'è la luna in cielo
solo un esile spicchio con la gobba rivolta ad Est
- gobba a Levante luna calante -
un buon segno, dunque
la luna sta per scomparire sotto l'orizzonte
ma ciò significa
che, rigenerata, risorgerà
seguendo il suo corso immutabile
una rassicurazione sull'eterna ciclictà delle cose,
delle morti e delle rinascite,
fino alla fine del mondo
Nulla finisce per sempre,
tutto risorge