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27 maggio 2025 2 27 /05 /maggio /2025 10:15

 

Ken Follett, Un letto di leoni, Mondadori, 1986

Un letto di leoni (Lie Down with Lions) è un romanzo dello scrittore britannico Ken Follett pubblicato nel 1986.

La storia è ambientata nella zona dell'Hindu Kush nei luoghi della guerriglia contro l'invasione sovietica dell'Afghanistan del 1979. Ken Follett mescola tutti gli elementi che ricorrono nei suoi romanzi: thriller, spionaggio, storia e sentimenti. Come precisa l'autore all'inizio del libro, diverse organizzazioni inviarono medici volontari in Afghanistan nel periodo della guerra, ma "Médecins pour la Liberté" è immaginaria.

Tutti i personaggi rappresentati sono fittizi, ad eccezione di Massud. Le località descritte sono invece tutte autentiche, tranne i villaggi di Banda e Darg, che sono inventati. Dal romanzo fu tratto, nel 1994, il film per la televisione Aquila rossa di Jim Goddard con Timothy Dalton, Marg Helgenberger, Nigel Havers, Omar Sharif, Kabir Bedi e Jürgen Prochnow.

Non conosco bene l'opera di Ken Follett.
Sono solo pochi i romanzi di lui al mio attivo.
Sto cominciando ad apprezzarlo molto di più di recente
Unisce assieme ai pregi di un'abile prosa narrativa, una ricchezza e profondità delle trame che, ogni volta, conducono il lettore in scenari diversi e sotto diversi cieli, ed anche in epoche diverse e lontane.
La scrittura di Follett possiede, a tutti gli effetti, i pregi della grande letteratura di avventura che, oltre che fondarsi sul passato storico, trae spunto anche da eventi contemporanei.
Qui, lo scenario è la guerra in Afghanistan al tempo dell'occupazione russa e poco prima dell'insorgere dell'avanzata talebana.

Ken Follett, Un letto di leoni

Si contrappongono tre caratteri: Jean-Pierre, sfegato supporter dei Russi, iniqui occupanti; la moglie Jane e l'americano Ellis (alias John) che, invece, parteggia per gli Afghani ribelli e per il loro capo Massud e li vuole convincere ad accettare le armi americane. 
Su questo sfondo si muove una vicenda sentimentale.
E poi c'è la dimensione della guerra, del viaggio affascinante attraverso le vallate selvagge ed aspre dell'Afghanistan e del Nuristan, in avvicinamento al confine con il Pakistan..
Una cartina dettagliata consente al lettore curioso di seguire gli spostamenti dei protagonisti nel territorio afgano.
Mi è piaciuto e mi ha avvinto sino alla fine

(quarta di copertina) Medio Oriente, 1981. Tra i monti dell'Afghanistan si trova la Valle dei Cinque Leoni, un luogo di antiche leggende ora rifugio di Masud e dei suoi guerriglieri che combattono gli invasori sovietici. È qui che trovano compimento i destini incrociati di tre personaggi: un americano e un francese che al tempo della Guerra fredda hanno combattuto su opposti fronti, e Jane, la donna che li unisce e li divide.

Ken Follett (foto tratta dal Web, sito della Mondadori)

Ken Follett, nato nel 1949, a Cardiff, è uno scrittore inglese. Laureato in filosofia, poi cronista in un quotidiano, è diventato uno dei più popolari autori di best-seller con La cruna dell’ago (Eye of the needle, 1978).
Nell'infanzia è nata la sua passione per la lettura “Non avevo tanti libri, e sono sempre stato grato alla biblioteca pubblica. Senza libri gratuiti non sarei diventato un lettore accanito, e se uno non è lettore non può essere neanche scrittore” ha dichiarato.
Nel settembre del 1970, appena uscito dall’università, lavora come cronista per il «South Wales Echo» di Cardiff e poi come editorialista dell’«Evening News» di Londra. Non avendo sfondato come “il giornalista investigativo fenomenale” che aveva immaginato di poter essere, Ken Follett si dedica alla scrittura di romanzi. Nel 1974 lascia il giornalismo e comincia a lavorare per una piccola casa editrice, la Everest Books.
È La cruna dell’ago che lancia Follett come scrittore di best-seller. Pubblicato nel1978, vince il premio Edgar e vende rapidamente più di 10 milioni di copie: l'inizio di una carriera travolgente.
Sulle abitudini di scrittura ha dichiarato: “Sono mattiniero. Appena mi sveglio, voglio sedermi alla scrivania. La sera invece preferisco riposarmi, mangiare, bere e fare quel genere di cose che non creano stress”.
I suoi romanzi, che hanno trame ben congegnate e ricche di suspense, combinano avventura, ricostruzione storica, spionaggio e thriller: fra i molti, spesso portati con successo sullo schermo, si ricordano Il codice Rebecca (The key to Rebecca, 1980); L’uomo di Pietroburgo (The man from St. Petersburg, 1982); Sulle ali delle aquile (On wings of eagles, 1983); I pilastri della terra (The pillars of the earth, 1989); Una fortuna pericolosa (A dangerous fortune, 1993); Il terzo gemello (The third twin, 1996); Il martello dell’Eden (The hammer of Eden, 1998, premio Bancarella); Codice a zero (Code to zero, 2000); Il volo del calabrone (Hornet flight, 2002).
Mondo senza fine, pubblicato nel 2007, è il seguito del popolarissimo I pilastri della terra. Il libro fa ritorno a Kingsbridge duecento anni dopo e mette in scena i personaggi de I pilastri. La saga di Kingsbridge prosegue con La colonna di fuoco (2017) e Le armi della luce (2023).
I protagonisti del ciclo epico successivo in tre romanzi abbracciano cinque generazioni su tre continenti, nella Trilogia del Secolo. La caduta dei giganti (2010); L’inverno del mondo (2012); I giorni dell’eternità (2014).
Del 2019 il breve scritto Notre-Dame, omaggio alla cattedrale parigina dopo l'incendio.
Del 2020 Fu sera e fu mattina un viaggio epico che termina dove I pilastri della terra hanno inizio.
Nel 2021 pubblica Per niente al mondo che segna una svolta nella sua carriera, a differenza delle precedenti pubblicazioni il titolo è ambientato ai giorni nostri e narra di una crisi globale.

(Fonti: Enciclopedia della letteratura, Garzanti 2007; sito ufficiale dell'autore)

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

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